brunello di montalcino








Brunello di Montalcino

Il Brunello di Montalcino è un vino rosso pregiato, nobile, di origine Toscana. Questo è stato il primo vino ad aver ottenuto la qualifica di DOCG, ovvero denominazione di origine controllata e garantita. Il Brunello nasce tra le colline di Siena e il suo luogo di nascita, ovvero Montalcino, è stato luogo di dispute inerenti la politica nel periodo medievale. Questo territorio era molto importante, ed era conteso dalla città di Firenze e di Siena, proprio perché era adatto alla viticoltura e i vini di questo comune, sia rossi e sia binchi, erano molto amati ed apprezzati. È pur vero che, il Brunello di Montalcino del periodo medievale, non può essere considerato allo stesso livello della bevanda del giorno d’oggi. In passato con il termine Brunello si indicava il nome dell’uva, oggi con l’appellativo di Brunello si intende un vino pregiato e nobile. A partire dalla fine dell’Ottocento, Ferruccio Biondi e Clemente Santi realizzarono un vino con un solo vitigno. Questa mossa fu davvero azzardata, ma anche coraggiosa, perché a seguito di innumerevoli verifiche, il vino ebbe solo consensi. Non è facile poter indicare una data precisa, un anno esatto in cui ha avuto origine questa bevanda alcoolica, ma si può indicare con la data del 1888 la più antica bottiglia pervenutaci. Essa apparteneva alla famiglia Biondi-Santi. Nel luogo da cui il vino prende il nome, ovvero Montalcino, la vendemmia avviene nel periodo compreso tra settembre e ottobre. La raccolta delle uve avviene manualmente e quelle considerate migliori sono indirizzate per la produzione del vino in questione. Il frutto utilizzato per la realizzazione della bevanda viene pressato e il succo che ne deriva, viene raccolto in dei tini e lasciato macerare per almeno 18 giorni, in modo tale che questo possa assorbire l’aroma e il sapore della buccia. Appena il vino sarà pronto, verrà posto in delle botti all’interno delle quali dovrà restare per qualche anno. In seguito, il Brunello sarà imbottigliato e conservato in cantina, luogo ideale per questa funzione, perché buio e non caldo. Il Brunello di Montalcino può superare anche i dieci anni di invecchiamento, tutto sta nel saperlo conservare bene. Nel caso in cui non si fosse sicuri del produttore, però, è meglio evitare di degustare una bevanda così vecchia.

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Il vino e il vitigno

Il Brunello di Montalcino viene prodotto con un determinato vitigno, utilizzato per produrre i vini originari della Toscana più importante. Questo è il vitigno sangiovese, una pianta molto forte con dei grappoli con misura media o piccola e una forma tendente al conico o cilindrico, con un colore viola scuro. Il Brunello di Montalcino presenta le seguenti caratteristiche organolettiche: ha un sapore secco, asciutto, tannico ma armonico, un profumo molto particolare con un colore rosso vigoroso. Questo vino, per legge, deve essere sottoposto ad un lungo periodo di invecchiamento pari a circa tre anni e mezzo nelle botti e per sette mesi in bottiglia. Il periodo dell’invecchiamento può anche durare di più, l’importante è che venga mantenuto in una cantina, luogo ideale per la conservazione dei vini. La gradazione alcoolica del Brunello è pari a 12,5 gradi e deve essere servito ad una temperatura di circa 18 gradi centigradi.

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Bere il Brunello di Montalcino a tavola

Il Brunello di Montalcino essendo un vino pregiato e nobile e data la sua alta gradazione alcoolica, non è una bevanda che si può facilmente abbinare con dei pasti. Terzo fattore a non rendere semplice questa impresa è il suo invecchiamento, che richiede davvero molto tempo. Pur risultando un rosso di qualità, questo si sposa perfettamente con piatti non eccessivamente elaborati né impegnativi, infatti, lo ritroviamo in un perfetto binomio con i primi, quali pasta condita con sugo di carne, come le famosissime pappardelle con la lepre. Importante è saper riconoscere i vitigni che danno vita al vino e il periodo di invecchiamento per poter sperimentare degli accostamenti a tavola.


brunello di montalcino: Brunello di Montalcino e accostamenti

Come già detto in precedenza, non è facile poter creare degli accostamenti con il Brunello di Montalcino, proprio per la sua corposità, per il suo lungo invecchiamento e per la sua alta gradazione. Sicuramente andranno esclusi pasti a base di carne bianca e di pesce, che di norma richiedono un vino bianco, fresco, leggero e meno forti. Secondi piatti bolliti anche non sono l’ideale per essere abbinati ad una bevanda così corposa e decisa, in quanto, data la loro delicatezza, sarebbe più adatto se fossero accompagnati da un vino meno potente. Un connubio perfetto prevede il Brunello affiancato da un buon pasto a base di carne rossa arrostita. Per andare sul sicuro, però, è necessario che la carne non venga cotta troppo, deve essere “al sangue”, altrimenti si rischia che siano troppo asciutte e dure. Ricapitolando, per avere un buon risultato, i partner perfetti per il Brunello di Montalcino, un ottimo vino toscano, forte e corposo, bisogna fare riferimento a stufati, stracotti e brasati.



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