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Nel Lamezia vengono impiegate le uve degli autoctoni Nerello Mascale e il Nerello Cappuccio, con la partecipazione del Gaglioppo Nero, del Magliocco Nero, del Greco Nero e del Marsigliana Nero, ma mai contemporaneamente. Il Nerello è un'uva dalle rese molto alte e l'ottima qualità, in grado di apportare molto alcol nei vini nonostante basse concentrazioni di elementi aromatici. Per questo viene molto spesso tagliata con altre varietà, ed eccezione di quando è coltivata in terre a forte vocazione vulcanica. Il Nerello Mascalese è tra i due il più coltivato, con i suoi acini rosso chiaro che maturano tardi tanto che le vendemmie vengono svolte solo a partire dalla seconda metà di ottobre. Le varie zone di produzione si distinguono anche per l'invecchiamento raggiungibile dei vari vini.
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La denominazione di origine controllata Lamezia nasce il 2 maggio 1995 con un decreto ministeriale e autorizza la vinificazione sotto questa menzione nei comuni di Curinga, Falerna, Feroleto Antico, Gizzeria, Francavilla, Angitola, Maida, Pianopoli, Lamezia Terme e San Pietro a Maida tutti in provincia di Catanzaro.
Il vino si produce con un assemblaggio di Nerello Mascale e Nerello Cappuccio, sia soli che insieme, la cui presenza deve essere dal 30 al 50%. Gli altri vitigni che partecipano alla vinificazione, il Gaglioppo Nero e il Magliocco Nero devono essere presenti dal 25 al 35%, soli o insieme, e il Greco Nero e la Marsigliana Nera, sempre soli o insieme, sempre dal 25 al 35%. Un altro 20% potrebbe essere riservato anche ad altre uve regionali autorizzate. Il disciplinare prevede che le rese delle uve siano fermate a 11 tonnellate per ettaro, e una volta trasformate in vino la gradazione alcolica minima deve essere almeno di 11,00% vol.Per la commercializzazione il Lamezia rosso deve attendere almeno tre anni, di cui sei mesi vanno riservati all'affinamento in botte. L'affinamento in bottiglia deve comunque partire dal 1° dicembre dell’anno di produzione se vuole essere destinato alla menzione Riserva. È prevista anche la menzione Novello per i vini nuovi. I vini si colorano di cerasuolo, anche intenso, ma arrivano al rubino nell’invecchiamento. L'impianto olfattivo risulta delicato e leggermente fruttato. Gli abbinamenti sono con il pollame, la pasta al sugo e le minestre di legumi. Ottimo anche con i formaggi semiduri.La famiglia Lento produce il Lamezia Rosso Riserva vestito di rubino, con con un naso alla confetture di amarena, e poi fiori. Il palato si fregia di un leggero tannino e risulta morbido. Perfetto per il pollo alla cacciatora.
Poi il Rosso Dragone di lento, che profuma di frutti rossi, ha tocchi balsamici e aromi finali di vaniglia. La bocca è fresca e tannica, da associare alla pasta e broccoli.Un'altra buona azienda è Statti, che produce il Lamezia Rosso dal Nerello Cappuccio, dal Greco Nero e dal Gaglioppo. Buono, intenso e anche economico, con profumi vegetali e fiori, finiti dalla frutta rossa. Ottimo per le lasagne ai funghi porcini.
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