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Nella produzione del Melissa DOC rosso l'uva principale è il Gaglioppo, un vitigno autoctono della Calabria, che viene tagliato con il Greco Nero e altre uve bianche come il Greco Bianco, il Trebbiano Toscano e il Malvasia Bianca.
Il Gaglioppo è il vitigno rosso più allevato in Calabria, introdotto con tutta probabilità dal popolo greco quando questo iniziò la colonizzazione della nostra penisola nel VII secolo a.C. Il suo habitat ideale è appunto quello di quest'area, secco e caldo, dove la costante della siccità estiva aumenta notevolmente la concentrazione degli zuccheri, in modo da fornire vini alcolici e solidi, ma spesso a discapito dell'eleganza. Da qui la necessità di tagli anche con uve bianche, aromatiche, che possano in qualche modo supportare la mancanza di finezza nel vino del Gaglioppo. LuxHomeDecor Quadro Finestra su Capri 100x75 cm Stampa su Tela con Telaio in Legno Arredamento Arte Arredo Moderno Prezzo: in offerta su Amazon a: 49€ |
La denominazione di origine controllata Melissa nacque con il decreto ministeriale del 31 maggio 1979 per consentire la vinificazione di vini bianchi e rossi nei territori comunali di Melissa, Belvedere di Spinello, Carfizzi, San Nicola dell’Alto Umbriatico, Casabona, Castel Silano, Crotone, Pallagorio, Rocca di Neto, Scandale, San Mauro Marchesato, Santa Severina e Strongoli tutti in provincia di Crotone.
Per produrre il vino sotto la denominazione si deve utilizzare il Gaglioppo tra il 75 e il 95%, aggiungendo il restante con il Greco Nero, il Greco Bianco, il Trebbiano Toscano e il Malvasia Bianca. Il disciplinare stabilisce le rese delle uve a 11 tonnellate per ettaro, per un grado alcolico minimo di 12,00% vol una volta effettuata la vinificazione, che può essere effettuata anche nei vicini comuni di Cirò, Cirò Marina e Crucoli sempre della provincia di Crotone. Si consente la menzione Superiore a quei vini che abbiano supportato un invecchiamento di due anni a partire dal 1° Novembre dalla vendemmia delle uve.Il Melissa Rosso si presenta in un bel colore che va dal rosato carico al rosso rubino. La gamma olfattiva è vinosa, mentre il palato secco, dotato di un buon corpo e sapidità. Nel Superiore invece il colore è rubino a sfumature arancio dovute all’invecchiamento. La gamma olfattiva si fa più intensa mentre il palato resta secco anche se vellutato. Ottima gradazione alcolica, di almeno 13% vol, con un corpo molto dotato. Si abbina bene al capretto alla brace, alle paste al forno, ai formaggi stagionati e alla trippa con patate.Il Melissa viene vinificato da molti produttori, nonostante non sia famoso come il suo cugino di zona (e di uva) Cirò. Le aziende dell'area in genere producono entrambi i vini.
Un buon risultato è stato raggiunto da Librandi, che si segnala anche per esportare all'estero la metà dei sui vini. produce il Melissa Rosso Asylia che si presenta con profumi di fiori e visciola sotto spirito. Palato fresco e sapido, comunque sia morbido, da proporre con le costolette d'agnello.Val di Neto invece produce il Rosso Superiore Mutrò, rubino. Il naso si presenta complesso, molto profondo, con la vaniglia e i frutti di bosco in confettura come aromi principali. La bocca è solida ma morbida, grazie a dei tannini levigati ed equilibrati.
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