La birra cruda è nella maggior parte dei casi la birra artigianale, che viene realizzata con l'ausilio di micro-impianti privi di automazione elettromeccaniche e distribuzione sofisticata, dove sono importanti solamente la pratica manuale dell'operatore e la sua attenzione. Questi impianti infatti ricordano il sistema che era in voga negli anni passati dove era presente la sala cottura, quella di fermentazione e la sala per la maturazione della bevanda. Tutti i birrifici artigianali producono la birra seguendo le tradizioni, ovvero applicando i metodi di fabbricazione che venivano utilizzati ancora prima che l'industria introducesse la tecnologia finalizzata a standardizzare il prodotto finale, realizzando così una birra che possedeva gusto e caratteristiche omogenee. La birra cruda non ha dunque lo stesso sapore della birra che troviamo oggi in commercio, perché variano i suoi aspetti organolettici anche semplicemente con il passare del tempo. Essa può essere anche la birra integrale oppure quella non microfiltrata. A causa della mancanza del trattamento termico e della microfiltrazione, questo prodotto è ricchissimo di lieviti e di sostanze che restano in sospensione. Non viene aggiunta ad essa nessuna sostanza con lo scopo di conservazione ed inoltre non vengono utilizzati procedimenti differenti, come ad esempio la stabilizzazione in polivinilpolipirrolidone, che comporta alla degradazione ed all'impoverimento della bevanda.
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Come sappiamo la birra era definita dagli antichi Sumeri Pane Liquido. Questa definizione ai giorni nostri appare ancora appropriata, perché anticamente essa veniva realizzata a partire da pane, ma specialmente per via del suo apporto nutrizionale. Nella birra cruda sono presenti tutte le caratteristiche nutrizionali che si trovano nel malto, nell'orzo, nel luppolo e nel lievito. In particolare la birra è ricchissima di vitamine appartenenti al gruppo B, specialmente di vitamina B9, vitamina B12 ed acido folico. Troviamo inoltre gli enzimi, il maltosio, l'inulina e gli oligosaccaridi, che svolgono un'azione benefiche sul nostro intestino. Essendo la birra cruda un bevanda con bassissimo indice glicemico, essa può essere consumata anche da coloro che soffrono di diabete, previa consulenza medica. Contiene anche buonissime quantità di polifenoli, ovvero composto aromatici che fungono anche da potenti antiossidanti naturali. Questi svolgono all'interno nel nostro organismo un'azione benefica e lo proteggono da malattie cardiovascolari e dall'invecchiamento precoce delle cellule. La birra cruda non avendo subito il processo di pastorizzazione può essere considerata un alimento prebiotico, in grado di favorire la formazione dei batteri buoni all'interno del nostro intestino, come ad esempio i bifidobatteri. I questa bevanda infatti sono presenti i fruttooligosaccaridi e l'inulina che deriva dall'orzo che non vengono attaccati dagli enzimi durante la fase digestiva e tanto meno assorbiti dalla mucosa gastrointestinale, ma raggiungono il colon inalterati. Sia i Bifidobatteri che i Lattobacilli appartengono alla flora batterica intestinale buona e sono in grado di metabolizzare tutte le fibre solubili compresa appunto l'inulina. Tali fibre inoltre sono in grado di ridurre i quantitativi di colesterolo nel sangue, svolgendo anche un'azione protettiva nei confronti del cancro al colon.
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