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Fare la birra non è un’impresa di tutti i giorni, e di certo non è una cosa facile, soprattutto per i meno esperti. Può , però, essere una nuova esperienza per chi ama cimentarsi in nuove avventure ed è desideroso di imparare. Innanzitutto è necessario sapere quali sono gli ingredienti fondamentali per fare la birra, ovvero acqua, malto, luppolo e lievito. L’acqua è uno degli elementi più importanti, sia da un punto di vista qualitativo sia quantitativo. Infatti, essa veniva raccolta da sorgenti e pozzi. Più l’acqua era ricca di ioni di carbonato di calcio e più era adatta alla produzione di birre scure, in quanto ne esalta il gusto amaro. Per le birre chiare, invece, è più adatto un tipo di acqua dolce. Il lievito anche è molto importante perché consente lo svolgimento della fermentazione della birra. Esistono due processi ben distinti, ovvero quello della birra a bassa fermentazione e quello della birra ad alta fermentazione. Per quanto concerne il primo, questo avviene ad una temperatura compresa tra i 10 e i 15° e riguarda in linea di massima birre più leggere, in questo caso il lievito agisce sul fondo della miscela; per quanto concerne, invece, le birre realizzate ad alta fermentazione, queste vengono prodotte ad una temperatura compresa tra i 15 e i 30° e il lievito agisce sulla superficie della miscela. Tra le birre ad alta fermentazione ritroviamo quelle più aromatiche. Oltre l’acqua e il lievito, vi è un termo elemento la cui importanza è più che fondamentale, ovvero, il malto. Questo fattore lo si ottiene dalla lavorazione di determinati cereali, tra cui l’orzo, segale, avena ma anche mais. La lavorazione di questo cereale, il cui processo viene definito maltazione, avviene nell’acqua, la quale viene cambiata di frequente. Questa fase va dalle 30 ore circa fino ai due giorni. Step successivi in questo processo di lavorazione sono definiti sgrondatura, germinazione ed essiccazione o torrefazione. Nelle ultime due fasi si giunge alla formazione di germogli i quali vengono riscaldati per circa 24 ore con dell’aria calda. La durata del periodo di riscaldamento dipende dal sapore che si vuole conferire alla bevanda in questione e la tostatura del malto è strettamente collegata al colore che si vuole conferire alla birra. Esistono diversi tipi di malto: malto al caramello, malto plis, malto di Vienna, malto smoked, malto di Monaco, malto chocolate e malto crystal. Ognuno di questi conferisce un colore diverso e un sapore diverso. Ultimo, ma non per questo meno importante ingrediente, è il luppolo, il quale ha la funzione di equilibrare il sapore della birra, misto tra il dolce del malto e l’aromatico. Questo elemento è frutto di una pianta rampicante, da cui si può ricavare una polvere dal colore tendente al giallo e con un sapore alquanto amaro. Esso contiene anche dei tannini che, durante la lavorazione, unendosi con le proteine, danno alla birra quella sua tonalità quella sua tonalità chiara.
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Per chi è alle prime armi e vuole cimentarsi nella birra è utile seguire alcune direttive e procurarsi le giuste attrezzature, tra cui un bidone, un termometro, una sorta di valvola chiamata gorgogliatore, un densimetro, una tappatrice, una spatola, un tubo e, infine, una provetta. Ognuno di questi elementi ha la propria funzione. Il bidone è il luogo in cui avverrà la fermentazione, il termometro, ovviamente, sarà utile per verificare la temperatura di questo processo, facendo attenzione che questa avvenga nei limiti prestabiliti che si aggirano tra i 10°-15° per la bassa fermentazione e i 15°-30° per l’alta fermentazione. In seguito al processo di fermentazione, verrà prodotta dell’anidride carbonica che sarà utile far uscire all’esterno del bidone attraverso l’aiuto di una valvola, chiamata gorgogliatore, grazie alla quale sarà possibile non far entrare ossigeno all’interno. Il densimetro è un asta galleggiante che misura il progredire del processo di fermentazione e, inseguito, con la provetta si potrà procedere con la misurazione della densità. Gli ultimi tre attrezzi del kit, ovvero la spatola, il tubo e la tappatrice, servono progressivamente per mescolare la pozione, il secondo per versarla in un contenitore e li terzo per confezionare tappi per la chiusura delle bottiglie in cui sarà inserita la birra. Tra l’attrezzatura potrebbero essere di importanza fondamentale anche ulteriore tubi per dei travasi e una polvere sintetizzante. Questo è il kit necessario per la produzione di birra da estratto luppolato. Per la sua preparazione
Il procedimento per la birra da estratto luppolato pare sia molto semplice ed è il pèiù utilizzato per chi prova l’esperienza della birra fai da te per la prima volta: bisogna riscaldare il recipiente contenente il malto e, una volta raggiunto lo stato liquido, andare a versare questo in una pentola con due o tre litri di acqua e dello zucchero. Lasciar riscaldare, fino alla bollitura, l’acqua e farla poi raffreddare in modo rapido, magari aggiungendo dell’acqua fredda, raggiungendo una temperatura pari ai 20° e, inseguito, immettere il lievito e mescolare bene. Con il densimetro potrà misurare il progredire della fermentazione, che avverrà in un recipiente chiuso, onde evitare l’entrata di agenti esterni, e ad una gradazione tra i 18 e i 20°. Dopo circa 15 ore si potrà notare uno strato di schiuma, il che indica che la fermentazione è in atto, il cui processo dura dai quattro ai sette giorni. Una volta che questa fase sarà terminata, si può procedere al travaso della birra in delle bottiglie. In seguito all’imbottigliamento, la bevanda dovrà sottoporsi ad un processo di maturazione pari a circa dieci giorni, ad una temperatura di 20° C . Tutto ciò sarà necessario per far si che il lievito possa svolgere al meglio la sua funzione.
Per la birra da estratto non luppolato è necessario un kit differente dal procedimento di cui si è parlato in precedenza. Quest’altro processo di lavorazione prevede l’uso di una pentola molto capiente, che possa raccogliere almeno 10 litri di acqua, un sistema di filtraggio, un sistema per macinare i grani, il termometro e una bilancia. Gli ingredienti fondamentali con questo kit sono: estratto di malto, il luppolo,grano e lievito. Per la sua preparazione è necessario riscaldare l’acqua, la cui quantità sarà decisa dalle nostre preferenze e al suo interno mettere poi i grani in infusione. Ad esso poi aggiungere il luppolo che dovrà essere portato ad ebollizione, contribuendo a dare un sapore amaro alla birra.
Per migliorare la qualità della birra, si è optato per un nuoco procedimento, definito all grain. Questo prevede tra le sue attrezzature un mulino, la cui funzione sarà quella di macinare il grano, un pentolone all’interno del quale avverrà l’infusione, un filtraggio che sarà utile per separare il grano dall’estratto, una bottiglina di “tintura a iodio”, la quale trasformerà l’amido in zuccheri e, infine, un sistema di ossigenazione e uno di raffreddamento. I grani utilizzati in questo procedimento sono: Vienna, Monaco, Pale, Pils. I grani dovranno essere miscelati a 52° nell’acqua. La temperatura poi cambierà a seconda delle preferenze e del grano. In seguito filtrare il tutto e portare la temperatura a 75° così da rendere il malto ancora più liquido,
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