cotechino cotto
Il cotechino è una carne insaccata tipica della tradizione culinaria dei paesi del nord Italia, realizzato prettamente con carne e cotenna di maiale.
Esteticamente questo alimento assomiglia moltissimo al salame da pentola, mentre la sua farcitura è la stessa di quella dello zampone.
Questo prodotto arte è composto principalmente da: carne di maiale, grasso e cotenna precedentemente macinati, poi condito con spezie, sale e vino.
Il cotechino fa parte del primo gruppo degli alimenti ed le sue principali caratteristiche nutritive sono i grassi e le proteine.
Dal punto di vista micro-nutrizionale spiccano buone quantità di ferro ed anche la presenza di alcune vitamine che fanno parte del gruppo B.
Se il prodotto rispetta la ricetta tradizionale, questo deve essere totalmente sprovvisto di carboidrati di alcun genere, anche se molto spesso a livello industriale, bisogna sempre considerare che nella fase dell'insaccatura, venga aggiunto farina, in modo tale da incrementarne la resa e favorire una lunga conservazione.
Il budello che riveste il cotechino può essere sintetico ovvero realizzato con fibra di cellulosa vegetale che contiene fibra alimentare, oppure di origine animale.
Essendo il cotechino un insaccato, non dobbiamo dimenticarci che questo equivale ad un alimento conservato, che per la cottura richiede molto tempo ed una temperatura piuttosto bassa.
Se il prodotto non ha subito un adeguato trattamento termico, non rientra a far parte degli alimenti commestibili.
Come abbiamo già accennato il cotechino è un salume insaccato, tipico della regione Emilia Romagna in particolar modo si ritiene che questo alimento rientri nel territorio di Modena, dove da ormai parecchi anni, ha ottenuto il marchio IGP, ovvero l'Indicazione Geografica Protetta.
Il cotechino è molto più antico rispetto allo zampone e la sua ricetta originale ha subito nel corso degli anni moltissime variazioni.
I primissimi insaccati sembrano risalire ancora prima della nascita di Cristo, anche se ad oggi ancora non ci è chiaro quale fossero gli ingredienti reali per la preparazione.
Si dice che lo zampone sia stato una variante del cotechino improvvisata dai Mirandolesi durante l'assedio papalino e da questo è logico dedurre che il cotechino rientrasse gia da molti anni a far parte della cultura alimentari degli indigeni.
Oggi questo prodotto è molto diffuso non solo a Modena, ma anche a Ferrara, Mantova, Reggio Emilia, Parma ed infine Cremona.
Il cotechino alla vista appare come un salame molto tozzo e corto, e si distingue dallo zampone per la sua confermazione del tutto differente, ma se visto con un occhio poco esperto, assomiglia molto al salame da pentola.
Rispetto a quest'ultimo il cotechino anche non cotto deve presentare un macinato interno dalle spessore grande con la presenza di parti più chiare che sono costituite dalla cotenna e devono essere palpabili alle mani.
Il cotechino da cotto una volta tagliato si presenta con una consistenza meno solida rispetto al salame da pentola, e questo è dovuto al fatto che il salame da pentola ha un macinato molto più fino e quindi uniforme e non contiene la cotenna in pezzi.
Una volta in cottura il cotechino avendo appunto la cotenna che tende a gelificarsi con il calore, perde la sua consistenza e di conseguenza la sua compattezza rispetto sempre al salame da pentola.
Tendenzialmente tutti gli insaccati devono il loro grado di compattezza alla disidratazione che si ottiene con l'aggiunta di sale seguito da un periodo di stagionatura, che nel cotechino e nel salame da pentola deve essere molto breve.
Se al momento del consumo notate una eccessiva compattezza aggiunta ad una scarsa perdita di acqua nel periodo della cottura ed una superficie molto liscia, questo determina l'impiego della farina di latte aggiunto come conservante assorbente.
Ricordate inoltre che un colore molto rosa una volta pronto al consumo indica la presenza di antiossidanti come ad esempio il nitrito di sodio, oppure l'acido ascorbico.
Un cotechino di medie dimensioni ha un peso totale che si aggira intorno ai 400-600 grammi per una lunghezza massima di 30 centimetri.
- Il cotechino, è un insaccato tipico delle regioni del nord del nostro paese, realizzato con carne e cotenna di maiale.Esteticamente si presenta molto simile al salame da pentola, mentre per quanto r...
- L'acqua è l'elemento essenziale alla vita sulla terra, e come tutti sanno senza di essa non sarebbe possibile nella sul nostro pianeta. Viene definito un composto chimico, tra i più semplici che esist...
- La soia, scritto anche soja è una pianta erbacea definita dalla botanica con il nome di Glycine max che fa parte della famiglia Fabaceae mentre per altre classificazioni è una Leguminosa. La sua origi...
- Il Porto è un vino prodotto con uve selezionate nella valle del Douro nel nord est del Portogallo, che subisce un particolare processo di vinificazione, con il taglio effettuato nel mosto fermentato p...
Una volta acquistato il vostro cotechino, per la cottura non dovete assolutamente toglierlo dall'involucro con il quale è stato confezionato. Riempite una casseruola di grandi dimensioni di acqua corrente ed immergete la pietanza fino alla completa copertura e lasciate cuocere a fiamma bassa per il tempo indicato sulla confezione. Una volta pronto, aprite la confezione, scolate l'acqua che si è formata in cottura e fate attenzione a non scottarvi le mani. Ponetelo sopra un piatto piano da portata e lasciatelo raffreddare per qualche minuto, dopodiché affettatelo finemente con un coltello dalla lama lunga e liscia.
Potete assaporarlo cosi al naturale, oppure servirlo in tavola con verdure ed ortaggi a vostro gradimento.
Se volete accompagnare alla pietanza un buon vino, vi consigliamo un rosso dai sapori forti e decisi.
COMMENTI SULL' ARTICOLO