panna
La panna fresca, è un alimento molto ricco di lipidi, infatti per 100 grammi di prodotto quasi il 35% è costituito da questi. La panna viene ricavata da latte vaccino e rappresenta uno dei tre tipi di prodotti di “crema di latte” animale in commercio nel nostro paese.
Gli altri due, sono la panna da caffetteria e la panna da cucina.
Essendo pastorizzato a differenza della panna da cucina, la panna fresca non si può conservare a lungo, circa un paio di giorni al massimo.
La panna fresca, si ricava mediante l;'aggiunta di altro grasso derivante dal latte, che all'origine intero e crudo, ha un contenuto lipidico pari al 3,7%.
Questa componente lipidica che si presenta sotto forma di globuli, viene estratta dal latte mediante affioramento naturale, e centrifugazione ed isolamento dal siero.
La panna fresca, è quella crema di latte ideale per essere montata, senza subire nel processo di montatura alcuna modifica chimico- fisica sostanziale, imputabile al tipo di trattamento termico o conservativo che viene adoperato, e le proteine della panna fresca, garantiscono un'ottima consistenza della spuma.
Essendo ricca di un alto valore lipidico come abbiamo citato all'inizio dell'articolo, la spuma si avvale di una notevole stabilità.
Il contenuto nutrizionale ed i valori energetici della crema di latte qualsiasi essa sia, dipende moltissimo dal metodo di ricavo dei grassi aggiunti.
C'è da dire, che la panna fresca, rispetto ad esempio alla crema di latte da caffetteria, possiede un quantitativo maggiore di frazione lipidica ed un minore contenuto di siero e molecole idrosolubili come ad esempio lattosio, acqua, vitamine idrosolubili e sali minerali.
Facendo una attenta analisi anche alle molecole lipofie presenti, è emersa una differenza notevole nel quantitativo parziale dei gliceridi.
In base allo stesso principio, anche la carica batteriologica complessiva ed i tipi di microorganismi coinvolti variano sensibilmente, infatti basta pensare che l'affioramento viene applicato al latte crudo lasciato riposare, ed in quel tempo i batterio hanno modo di replicarsi.
Lo stato fisico della panna o delle altre creme o tipi di panna, varia in base alla temperatura.
I trigliceridi si presentano sempre sotto forma di liquidi ad una temperatura di oltre 40 gradi, mentre il processo di cristallizzazione avviene ad una temperatura di -18 gradi, quindi la viscosità e la stabilita del prodotto, sono proporzionali all'abbassamento della temperatura.
Durante la composizione della panna, non devono essere aggiunti additivi chimici, ma si consente solamente l'aggiunta di gas non tossici come propellenti.
Con gli stessi ingredienti che vengono utilizzati per la realizzazione della panna, è anche possibile ricavarne il burro.
Il burro però a differenza della panna fresca, è di maggiore qualità se viene ottenuto mediante la centrifugazione della porzione grassa, perché la tecnica di affioramento implica una proliferazione batterica eccessiva aumentando l'acidità totale.
La panna fresca, trova il suo impiego sia in pasticceria per la realizzazioni di ricette dolci, che per quelle salate ed anche in cucina.
Quando questa non è destinata alla montatura, può essere rimpiazzata dalla panna da cucina, anche se il sapore è totalmente differente.
La panna fresca, viene utilizzata specialmente per la sua presenza di grassi, che ricordiamo essere maggiori rispetto alla crema di latte da caffetteria, come abbiamo citato all'inizio dell'articolo, ma possono avere inoltre effetti differenti in base alla ricetta che si deve preparare nella quale vengono aggiunti. Aggiungendo la panna fresca nei sughi e nelle salse, questa rende l'alimento più cremoso, ma anche la palpabilità e l'omogenizzazione complessiva.
Inoltre, l'aggiunta di panna fresca, aiuta a correggere eventuali accessi di sale e spezie, dando alla pietanza un colore più chiaro.
Nell'ambito di pasticceria invece, l'aggiunta della panna specialmente nelle torte, incrementa la morbidezza, mantenendo in questo modo la sofficità dell'impasto per maggior tempo.
Spesso si rimpiazza la panna fresca con il latte intero e questo spesso può sembrare una scelta giusta per la riduzione dei grassi, ma dobbiamo ricordare che il latte, specie quello intero, tende maggiormente a coagulare e a separarsi in presenza di calore e componenti acidi.
Un impiego eccessivo di panna fresca, tende a coprire il sapore originale della ricetta alla quale è stata aggiunta e nei casi più estremi, è capace di rendere simili ricette che in realtà sono ben diverse tra loro.
In pasticceria, la panna fresca ha un largo impiego e viene utilizzata in moltissimi modi per tantissime ricette.
Questa viene anche aggiunta liquida per la realizzazione di impasti, come ad esempio quello della panna cotta, ma anche per la panna montata, che può essere al naturale, oppure zuccherata.
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In questo ultimo paragrafo, cercheremo di spiegare perché la panna fresca monta.
La panna fresca, è composta da una soluzione di acqua, grassi e proteine, ma anche minerali e vitamine.
Agitando e sbattendo questo prodotto che all'origine è liquido, per mezzo di una frusta a mano o elettrica, avviene una combinazione delle proteine caseine, con intrappolamento delle bolle d'aria e questo reticolo di proteine, che dovrebbe risultare potenzialmente instabile, viene consolidato dalla presenza di globuli di grasso, che aderiscono alle proteine stesse.
In conclusione, la panna fresca è la sola ad essere in gradi di montarsi.
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