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Il Piemonte

Il Piemonte è un rinomato vino piemontese che ha acquisito la qualifica di DOCG, ovvero denominazione di origine controllata e garantita. Tale denominazione è nata insieme al decreto ministeriale il giorno 22 novembre dell’anno 1994, con lo scopo di consentire l’autorizzazione per la produzione di svariati vini bianchi, rossi e rosati appartenenti a tale regione, più precisamente nelle località di Cuneo, Asti e Alessandria. Il vino che porta la dicitura DOCG consta di diverse tipologie a seconda delle uve utilizzate per la sua realizzazione. Altro fattore che determina la variante del Piemonte è la vinificazione. Di conseguenza esistono il Piemonte Cortese, Moscato Passito e Moscato, Chardonnay. Ritroviamo il Piemonte anche in versione spumante Pinot Bianco, Nero e Grigio. Ognuna di queste tipologie e varianti ha le proprie caratteristiche organolettiche e a seconda di queste vengono serviti in determinati orari della giornata, pranzo cena o aperitivo. Partendo con il Piemonte Moscato si può dire che entrambi hanno un colore giallo paglierino,ma mentre il Moscato tende al dorato, il Passito tende più verso il color ambra. L’odore del Piemonte Moscato mette in rilievo l’essenza dell’uva moscato e ha un sapore che al contatto con la lingua si presenta frizzante. Questo vino è ottimo da gustare anche da solo, senza la compagnia di alcuna pietanza. Il Moscato Passito, invece, è molto dolce e aromatico, con un’ essenza di muschio e un odore molto forte. La sua gradazione alcoolica deve essere pari al 15%. Data la sua dolcezza e il suo sapore delicato e armonico, questo bevanda alcoolica è molto gradevole se unita al sapore degli amaretti. Il Piemonte Chardonnay è un vino che si presenta con un colore giallo paglierino molto chiaro, ma con dei riflessi tendenti al verdognolo. Il suo sapore è secco, ma molto morbido e l’odore si mostra leggero. La consistenza di questo vino fa sì che esso si sposi perfettamente con pietanze delicate, a base di pesce oppure primi piatti con verdure. Il Piemonte Cortese tra le sue caratteristiche organolettiche mette in risalto un sapore secco ma rinfrescante, un odore forte e durevole, un colore giallo molto chiaro, paglierino, misto a venature verdi. La bontà di questo vino lo rende perfetto per un pasto a base di formaggi, preferibilmente morbidi o cremosi e con delle insalate. Per quel che riguarda il Piemonte Cortese Spumante, questa bevanda la si preferisce durante un pre-dinner. Infine, il Piemonte Spumante Pinot Bianco, Pinot Spumante Nero e il Piemonte Spumante Pinot grigio presentano tutti un sapore che ricorda la frutta e hanno un colore giallo molto chiaro. Essendo degli aperitivi, questi vanno degustati con dolci o della frutta. È possibile accompagnarli anche con delle pietanze molto elaborate, purché siano a base di pesce.

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Regole per la Vinificazione

Il vino Piemonte deve seguire delle regole e delle norme ben precise per la vinificazione. Innanzitutto queste bevande che riportano la dicitura DOCG e l’elaborazione e la preparazione dei mosti devono essere prodotti all’interno della regione di appartenenza Per quanto concerne la produzione del vino spumante, invecem è necessario che la fermentazione avvenga all’interno della bottiglia oppure nell’autoclave, facendo attenzione che l’anidride carbonica ne venga esclusa. Alcuni vini Piemonte DOCG devono essere sottoposti al processo dell’invecchiamento, ognuno secondo dei regimi ben precisi. Ad esempio, l’Albarossa deve essere sottoposto ad un periodo di invecchiamento pari ad un anno, a partire dal primo novembre dell’anno che segue la produzione del frutto interessato, ovvero l’uva. Il Brachetto passito e il Moscato passito, invece, devono andare incontro ad un invecchiamento che è sempre pari ad un anno, ma si parte dal primo gennaio dell’anno seguente alla produzione dell’uva.

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piemonte: Il Piemonte come zona vitivinicola

Il Piemonte è una zona molto dedita alla viticoltura, considerata dalla popolazione un’arte e cultura. L’intento principale è quello di salvaguardare l’ambiente circostante che consente di portare avanti questa attività, ma anche quella di accrescere le aziende dedite a questa mansione. L’ambiente circostante, il terreno, sono dei fattori determinanti per la buona riuscita del vino e la regione piemontese, fortunatamente, ne è provvista. Precisamente, il territorio della regione del Piemonte dedita alla viticoltura, la si può dividere in due zone distinte e separate: l’area che percorre tutto l’arco alpino del Cuneese arrivando a toccare la città di Novara, Biella, Torino e Verbania; l’altra parte, invece, occupa le zone del Monferrato arrivando fino alle Langhe e passando per le città di Alessandria, Asti e Cuneo. La seconda area è caratterizzata da depositi sedimentari, adatti proprio alla coltura della vite, mentre, invece, il territorio della parte sud orientale è costituito da roccia morenica, anch’essa favorevole alla coltivazione e produzione dei vini. Grazie a queste peculiarità decisamente favorevoli, il Piemonte si contraddistingue per la realizzazione di ottimi vini, come il Nebbiolo, il Barbaresco, il Barolo e l’Asti.



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