barbabietole rosse
Iniziamo questo articolo col dire che il termine barbabietola rossa, non altro che un sinonimo dialettale utilizzato nel nostro paese per indicare le rape rosse, cosi come carote rose, barbe rosse ed altri ancora.
Quando parliamo di barbabietola rossa, stiamo indicando un tubero molto particolare, inconfondibile per la sua forma e per il suo colore brillante, che vine sfruttato moltissimo nell'industria alimentare, grazie al contenuto di “betanina”, che conferisce appunto questa tonalità.
Nonostante l'importanza che viene spesso sottolineata dai nutrizionisti e dietologi, sulle proprietà fitoterapiche e benefiche per il nostro organismo, spesso si tende a dimenticare l'esistenza di questo alimento.
La barbabietola rossa, appartiene alla stessa famiglia della barbabietola da zucchero, ma non dobbiamo confondere le due cose.
La rapa rossa, ha origini molto antiche, infatti il suo consumo in gastronomia, viene menzionato in alcuni antichissimi manoscritti che risalgono al 420 a. C. periodo nel quale questo tubero rosso, era conosciuto con il termine di “beta”.
Alcuni autori affermano addirittura che l'origine della barbabietola rossa, risalga al 2.000 a.C, considerando la presenza di diverse reperti archeologici che attesterebbero questo.
Possiamo aggiungere dunque, che la rapa rossa, è stata impiegata per uso alimentare dall'uomo sin dai tempi più antichi, per accompagnare piatti sostanziosi e saporiti e pietanze di carne.
Questo tubero, è originario dei paesi Europei ed anche dell'Africa del Nord, ed oggi viene coltivato in tutte le zone del Mediterraneo e non richiede condizioni particolari per la coltivazione, infatti si adatta benissimo ad ogni tipo di terreno, nonostante per natura, predilige terreni argillosi ed acidi.
La barbabietola rossa, viene coltivata fino ad un livello di altitudine di 800 metri e preferisce zone con clima temperato.
In botanica, il tubero di barbabietola rossa, è conosciuto con il termine di “Beta vulgaris” ed è una pianta che appartiene alla famiglia delle “ Chenopodiaceae” del genere “Beta”.
Esistono anche delle varietà che sono destinate al foraggio e sono quelle da zucchero e da orto.
La rapa rossa, è una pianta che nasce ogni due anni, anche se spesso viene coltivata come pianta annuale, che esteticamente assomiglia moltissimo alla barbabietola, ma nella rapa rossa, è presente una sorta di pellicola rossa, ed anche le sue radici, le foglie ed i piccioli, sono di color rubino.
Le foglie presenti, ha una particolare forma a cuore e in alcune specie coltivate, possono raggiungere una lunghezza che supera i venti centimetri, mentre i fiori, sono formati da cinque petali che si trovano riuniti in spighe.
La fioritura della rapa rossa, avviene nei mesi caldi da luglio a settembre.
La barbabietola rossa, contiene pochissime calorie, per cento grammi di prodotto infatti, si hanno solo 19 chilo-calorie, e proprio per questo motivo, rientra tra i cibi ipocalorici, alimento dunque preferibile per le diete bilanciate, che evitano il consumo di cibi molto calorici.
Gran parte di questo alimento è costituito da acqua, pari al 91%, ed i carboidrati presenti sono solo il 4% ed il 2,6%, è costituito da fibre.
Il restante dei valori nutrizionali sono le proteine ed i grassi.
Essendo la rapa rossa una radice vera e propria, è una miniera di sali minerali, che vengono assorbiti dal terreno, come il ferro, il potassio, il calcio, il fosforo ed il sodio.
Per quanto riguarda le vitamine, dovete sapere che queste ricoprono un ruolo molto importante, infatti tra queste spiccano le B1, B2, B3, tracce di vitamina A e vitamina C.
Nella radice di barbabietola rossa è presente un glicoside, che attribuisce la sua particolare colorazione, si tratta di una betanina che viene sfruttata in ambito alimentare come colorante naturale (E 162), che viene ricavato dalla radice mediante spremitura.
Un altro pigmento che è stato riscontrato nella barbabietola rossa è la “ betaxantina”, che conferisce alla pianta le tipiche striature di colore giallo.
Nella radice di questo tubero, so trovano moltissime sostanze che vengono sfruttate in fitoterapia ed anche nella cosmesi e questi sono: gli antociani, le saponine, ed i flavonoidi, che hanno proprietà idratanti per la pelle evitando i fastidiosi arrossamenti dati dagli agenti atmosferici e dalla couperose.
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Generalmente la barbabietola rossa viene consumata cotta, malgrado sia preferibile assaporarla cruda, grattugiata a fettine molto sottili, così da poter assumere tutte le vitamine contenenti ed anche i sali minerali, che in cottura tendono ad alterarsi.
Sono presenti anche diverse ricette dove viene cotto questo alimento anche la forno, per poi essere tostate e gratinate.
In ambito fitoterapico, si consiglia di fare un decotto di barbabietola rossa da assumere come depurativo, ma anche come digestivo e rimineralizzante.
In una rivista che si occupa della salute, in particolar modo del cancro, pare che la barbabietola rossa, abbia delle proprietà contro la prevenzione di questa malattia ed anche del tumore del colon, e per diversi studiosi, non è solo in grado di prevenire il cancro, ma anche di contrastarlo.
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