carciofi surgelati








Introduzione

La nomenclatura botanica del carciofo è “Cynaria Scolymus” ed è un ortaggio che rientra a far parte della famiglia delle composite.

L'origine di questo alimento mediterraneo è ancora oggi sconosciuta per quanto riguarda il suo stato selvatico e sembrerebbe derivare da diverse selezioni del cardo.

Il carciofo è una pianta molto antica, ed il suo attuale nome deriva dalla lingua neo-latina “Articactus”.

I paesi dove si coltiva maggiormente il carciofo sono quelli che si affacciano sul Mediterraneo, specialmente in Italia, oltre alla Francia e Spagna, contrariamente ad altre nazioni dove è poco conosciuto.

Nel nostro paese, la Sardegna è la regione dove si coltiva e consuma maggiormente questo ortaggio e gran parte della produzione commerciale viene destinata al consumo fresco, mentre quello che resta si utilizza come alimento surgelato o conservato.

Alcuni studi dichiarano che sia il cardo che il carciofo domestico, derivano entrambi da quello selvatico, a seguito di un processo di selezione fatto nel tempo, che ha favorito inizialmente nel primo caso, lo sviluppo delle infiorescenze, mentre nel secondo la nervatura mediana delle foglie.

Essendo una pianta erbacea perenne, con formazione a rizoma, nelle sue gemme si sviluppano i getti che vengono chiamati anche “carducci”.

Esteticamente la pianta del carciofo si presenta con un fusto alto da 50 a 150 centimetri, robusto e ben eretto con la presenza di striature in senso longitudinali e di grandi foglie alternate di colore verde intenso ed in alcuni casi si possono osservare delle striature di colore grigio nella parte superiore, oppure più chiare e con la classica “barbetta” in quella inferiore.

Per quanto riguarda le foglie, la caratteristica a tutti ben nota, è quella delle spine.

I fiori che si possono osservare nella pinta del carciofo sono di colore azzurro e si presentano raggruppati insieme in una unica infiorescenza a capolino, che viene anche detta”calatide”.

Alla base del capolino si trovano i fiori ed il loro insieme viene chiamato in gergo volgare “peluria”.

Il frutto ha una fora ovale tendenzialmente allungata di colore grigio intenso tendente al bruno.

Il carciofo predilige un clima molto mite ed umido, anche se resiste benissimo a basse temperature che si avvicinano anche intorno a 0 gradi.

Carciofi surgelati

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Coltivazione

Carciofi surgelati Se volete coltivare nel vostro orto i carciofi, dovete sapere che il mese di giugno è quello più adatto, perché la pianta è in grado di produrre fino a ben 15 capolini con un gambo che varia dai 15 fino ai 40 centimetri.

Per quanto riguarda la raccolta, questa invece avviene tendenzialmente tra il mese di novembre e quello di aprile.

Una volta raccolti tutti i vostri carciofi, per una conservazione adeguata e per consumarlo al meglio, l'ortaggio deve subire questi trattamenti: come prima cosa dovete tagliare una parte del gambo e ripulire la parte esterna che poi è quella sempre più dura e legnosa utilizzando un coltello, dopo eliminate tutte le foglie esterne del fiore perché anche queste hanno una consistenza molto dura e non sono buone al consumo. Proseguite tagliando le punte del carciofo ed eliminando le spine che si trovano internamente e a questo punto, quello che resta ovvero il capolino, deve essere tagliato in più parti.

Terminati questi passaggi si procede ad un ulteriore lavoro di selezione, lavaggio accurato sotto abbondante acqua corrente e poi al confezionamento, facendo particolare attenzione nel mantenere intatte tutte le caratteristiche organolettiche e della nutrizione, prima di consumare il prodotto e per il commercio, prima di essere messo in vendita.

I casa dopo aver svolto tutti questi passaggi, potete decidere se consumare l'ortaggio realizzando ricette a vostro gradimento, oppure surgelare il prodotto nelle apposite buste per il freezer, o conservarlo sottolio.


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carciofi surgelati: Ricetta

Carciofi surgelatiCarciofi in padella

Ingredienti: 500 g di carciofi surgelati, olio di oliva extravergine, aceto di vino bianco, aglio, sale, pepe nero macinato fresco, menta secca, pasta di acciughe.

Dopo aver fatto scongelare i carciofi, prendete una padella di medie dimensioni antiaderente e realizzate il soffritto con olio di oliva extravergine e lo spicchio di aglio. Quando quest'ultimo si sarà dorato, aggiungete i carciofi surgelarti che avete a vostra disposizione e conditeli con sale, pepe nero macinato fresco e menta secca ed aggiungete mezzo bicchiere di aceto di vino bianco. Coprite la padella con il coperchio e lasciate cuocere a fiamma bassa per circa trenta minuti, dopodiché, aggiungete l'altra metà del bicchiere di aceto, alzate la fiamma e fate cuocere per circa venti minuti.

Una volta trascorsi i venti minuti, abbassate di nuovo la fiamma ed unite in padella la pasta di acciughe senza eccedere troppo e terminate la cottura per altri dieci minuti. Servite in tavola con del buon vino rosso giovane dai sapori fruttati.


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