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Il processo impiegato per la realizzazione della farina integrale è la macinazione oppure lo schiacciamento dei semi del grano intero. Molto spesso però per questioni tecniche essa si ottiene dall'impiego di chicchi raffinati e successivamente addizionati con la farina di crusca. La farina non integrale vine definita anche “farina bianca”. Questa in base alla destinazione commerciale, oltre ad essere sprovvista della lolla o della pula, può nella maggior parte dei casi essere sottoposta a sbiancamento per mezzo di additivi alimentari. Tali processi d'altro canto tendono ad assorbire tutti i componenti nutrizionali dell'alimento stesso. Per ripristinare almeno in piccola parte ciò che va perso con tale metodo, è possibile miscelare la farina bianca con quella integrale. Il termine “integrale” si riferisce al fatto che vengono impiegate per la realizzazione tutte le parti del seme, mentre nel caso della farina bianca, si utilizza solo l'endosperma amidaceo. Sia nel frumento ed anche nella segale, a differenza invece del riso, dell'avena e del farro, i tegumenti esterni ed il germe non restano attaccati alla cariosside e vengono separati duranti la raccolta, ovvero durante la trebbiatura. Negli altri cereali invece le glumelle ed anche l'embrione aderiscono perfettamente e nel caso di raffinazione devono essere eliminate mediante il processo di sbramatura.
Rispetto alla farina bianca quella integrale è una farina completa, perché oltre ad avere l'amido, essa apporta maggiori quantità di proteine, di fibre, di vitamine liposolubili ed idrosolubili, di acidi grassi prevalentemente polinsaturi e insaturi e sali minerali. Quindi essa è molto più nutriente rispetto alla quella bianca, anche se quest'ultima può essere arricchita con determinati nutrienti “micronutrienti” tramite un processo che prende il nome di fortificazione, tanto che in alcune giurisdizioni viene imposto dalla legge. Nonostante questo però la arnia bianca non contiene al suo interno le stesse caratteristiche nutrizionali della farina integrale, oppure della crusca e delle germe di grano, specialmente per quel che riguarda i quantitativi di fibra, grassi e proteine. IL seme del grano e la farina integrale che si ricava da esso contengono:
Per la preparazione dei crackers integrali dovete avere a disposizione i seguenti ingredienti:
1. 200 grammi di farina integrale2. 50 grammi di farina di semola di grano duro3. 100 ml di acqua naturale4. 40 grammi di olio di oliva extravergine bio5. 6 grammi di sale fino6. olio per la superficie quanto basta7. semi di sesamo quanto bastaProcedimento:Iniziate la ricetta mescolando le due tipologie di farina, dopodiché unitevi l'olio di oliva extravergine, il sale e l'acqua naturale. Amalgamate bene questi ingredienti fino alla realizzazione di un composto liscio ed omogeneo. Ora formate una palla e ricopritela con la pellicola trasparente per alimenti e lasciatela riposare per circa 30 minuti. Adesso prendete l'impasto e stendete una sfoglia sottilissima, poi con la rotella dentata realizzate dei triangoli ed adagiateli su una teglia rivestita con la carta da forno. Spennellate l'alimento con olio di oliva e cospargetelo con i semi di sesamo. Lasciate cuocere in forno a 190 gradi per circa 20 minuti, fino a quando non risulteranno asciutti e croccanti.
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