dadi per brodo








Descrizione

Quando si parla dadi per brodo, si vuole indicare un concentrato che può essere a base sia di carne che di verdura, utilizzato per insaporire ed esaltare i gusti delle pietanze. Si presenta esteticamente in cubetti ricoperto dalla carta alluminio in scatole da 10 oppure 20 pezzi. Il peso di un dado singolo si aggira intorno ai 12 grammi. Tale concentrato è possibile trovarlo in commercio anche sotto forma di brodo granulare, dalla consistenza molto simile allo zucchero grezzo di canna, oppure in polvere o secco. Di recente le case produttrici hanno realizzato un formato di estratto gelatinoso.

Il primo estratto di carne che poteva conservasi molto a lungo ed insaporire brodi e minestre, risale a poco prima del 1850 grazie al barone Von Liebig studioso e ricercatore nel campo della conservazione e trasformazione alimentare. Questo prodotto veniva venduto in vasetti di vetro e più tardi nel 1880 lo svizzero Julius Maggi realizzò un altro tipo di concentrato, questa volta a base di cereali, carne, semi oleosi che venne commercializzato in cubetti come quelli che oggi acquistiamo al supermercato. Il Casanova riporta nell'Histoire de me vie, che durante un lungo viaggio per mare, il suo fedele servitore Clairmont servì in tavola un brodo squisito realizzato con le tavolette che aveva sempre con se. Nel nostro paese l'impiego del dado si affermò negli anni venti del secolo scorso, mentre oggi è considerato un alimento con scarse qualità organolettiche che vine utilizzato moltissimo nella cucina industriale grazie al basso costo, ed anche per le preparazioni casalinghe per insaporire in maniera veloce moltissime pietanze. Gli ingredienti principali presenti oggi nel dado da brodo che troviamo in commercio sono: sale in quantità variabile che può raggiungere anche il 60% del totale e glutammato monosodico in un quantitativo che si aggira tra il 10 ed il 15%. Per il restante degli ingredienti invece troviamo: verdure se si tratta di un dado vegetale con estratti di carne per quello classico, poi vi sono pesce, soia, fungi e molti altri ancora. Sia nel dado da brodo che in quello vegetale non mancano i grassi animali e vegetali, aromi, conservanti ed estratti di lievito.

dado per brodo

GENERICO VENTURINI VENCHI Crema SPALMABILE con Cioccolato EXTRAFONDENTE E Pasta di NOCCIOLE Senza GLUTINE GR 250 (per Informazioni CONTATTARE Il Venditore)

Prezzo: in offerta su Amazon a: 9,5€


Cos'è il glutammato monosodico e l'estratto di lievito

Il glutammato monosodico e l'estratto di lievito sono entrambi due ingredienti che fungono da esaltatori di sapidità. Vengono utilizzati moltissimo dall'industria alimentare per dare più gusto ai cibi. Di certo il glutammato è quello più conosciuto e allo stesso tempo il più controverso tra i due, perché molto spesso vine messo in relazione alla famosissima sindrome da ristorante cinese, ovvero un disturbo che provoca vertigini e vomito, mal di testa e bruciore di stomaco. È molto importante sapere che in realtà moltissimi cibi che noi mangiamo contengono in maniera del tutto naturale questa sostanza, come ad esempio il parmigiano reggiano a esempio. Questa sua fama così negativa potrebbe non essere del tutto fondata. Per quanto riguarda l'estratto di lievito invece, è importante ricordare che esso contiene a sua volta glutammato monosodico, utilizzato molto spesso per aumentare il sapore delle vivande oppure in combinazione con il glutammato stesso il rafforzare il sapore dei cibi. Di certo un quesito tutti noi ce lo poniamo, perché utilizzare gli esaltatori di sapidità negli alimenti? Oggi il consumatore necessita di assaporare cibi dai gusti decisi, oppure gli alimenti che siamo soliti consumare vengono troppo spesso modificati? Resta a voi scegliere.

  • acqua L'acqua è l'elemento essenziale alla vita sulla terra, e come tutti sanno senza di essa non sarebbe possibile nella sul nostro pianeta. Viene definito un composto chimico, tra i più semplici che esist...
  • soia La soia, scritto anche soja è una pianta erbacea definita dalla botanica con il nome di Glycine max che fa parte della famiglia Fabaceae mentre per altre classificazioni è una Leguminosa. La sua origi...
  • la regione del douro Il Porto è un vino prodotto con uve selezionate nella valle del Douro nel nord est del Portogallo, che subisce un particolare processo di vinificazione, con il taglio effettuato nel mosto fermentato p...
  • Penne ai peperoni I peperoni sono un ortaggio facente parte di una vasta famiglia, quella delle Solinaceae, con numerosissime varietà che vanno dai piccoli peperoncini piccanti fino ai grandi peperoni utilizzati in mol...

DECORA 0064016 Spillone per Panettone/Colomba, Acciaio, Grigio

Prezzo: in offerta su Amazon a: 10,95€


dadi per brodo: Ricetta dado fatto in casa

dado Per gli appassionati della cucina e del mangiar sano, ora descriveremo la ricetta semplice e veloce per realizzare in casa il dado da brodo.

Ingredienti:

1. 300 grammi di carne di manzo, oppure di maiale o di pollo

2. 500 ml di acqua naturale

3. 350 grammi complessivi di sedano e carote

4. 100 grammi complessivi di prezzemolo, basilico, timo e rosmarino

5. 300 grammi di sale fino

6. 1 cipolla bianca

7. 2 cucchiai di olio extravergine di oliva

Procedimento:

Iniziate la ricetta preparando il classico soffritto con tutte le verdure compresa la cipolla. Una volta ben rosolato aggiungere la carne tritata e le erbe aromatiche e lasciate cuocere il tutto per circa due ore a fiamma moderata, aggiungendo a metà cottura il sale fino. Terminata la cottura, trasferite il composto in un frullatore e sminuzzate il tutto fino a raggiungere una crema liscia ed omogenea. Successivamente stendete il composto su un foglio di carta alimentare. Lasciate raffreddare per circa un'ora e tagliate a cubetti. Potete conservare il dado da brodo fatto in casa in frigorifero dentro ad un barattolo di vetro per circa due mesi. Oppure potete far raffreddare il composto nelle vaschette per il ghiaccio, così da realizzare già i cubetti e dopo riporle nel surgelatore.

In questo modo potrete riprenderli e usarli quando vi servono.



COMMENTI SULL' ARTICOLO