farina di castagne
La farina di castagne, si ricava dal frutto del riccio della castanea sativa, più comunemente chiamato castagno. La sua pianta, è un possente albero appartenente alla famiglia delle fagacee e le sue foglie sono oblunghe e dentellate, mentre i frutti hanno una consistenza farinosa ma molto saporiti e commestibili.
Di questa pianta, non vengono utilizzati soltanto i frutti, ma anche il legno stesso, che è molto resistente e forte.
Questa pianta cresce prevalentemente in regioni montuosi dai 500 ai 900 metri di altitudine.
Nonostante il consumo della farina che si ricava da questo frutto, sia marginalmente utilizzata, grazie ad essa, si realizzano numerosissime specialità gastronomiche, come la polenta ad esempio, o il castagnaccio e tantissimi dolci da forno.
Possiamo dire che da un lato questo frutto molto pregiato, ha un certo valore commerciale, ma dall'altro, rispetto all'economia alimentare del nostro paese, la farina di castagne, rappresenta un consumo marginale, subordinato alla produzione di specialità tipiche dolciarie di alcune regioni d'Italia.
Le castagne, sono ricchissime di carboidrati di carboidrati complessi e grazie a questo, i frutti del castagno possono essere un buon sostituto dei cereali.
La farina di castagne, è anche conosciuta come “farina dolce” e si realizza mediante un processo iniziale di essiccamento del frutto per poi passare alla macinazione.
Questo prodotto alimentare, presenta un elevato apporto calorico, infatti proprio per questo motivo, le castagne e la farina omonima, furono nel passato una importantissima fonte di sostentamento per diverse popolazioni, in particolar modo per quelli che vivevano nelle regioni montane particolarmente fredde.
In termini nutrizionali, possiamo dire che la farina di castagne, è un alimento molto importante, grazie all'elevata quantità di carboidrati presenti, infatti per 100 grammi di questo prodotto, si hanno circa 72, 6 grammi di carboidrati.
Anche l'amido è presente, mentre per quanto riguarda le proteine, ha un discreto contenuto pari a 6, 1 grammi rapportato sempre a 100 grammi di prodotto, ed anche i grassi hanno un contenuto basso, circa 3,7 grammi.
Quello che resta, cioè gli 11,4 grammi sono costituiti di sola acqua.
I sali minerali presenti, come lo zolfo, il magnesio ed in particolar modo il potassio, ed ancora il ferro ed il calcio sono presenti in questo prodotto, mentre ha un discreto quantitativo di vitamina B1, B2, C ed infine PP.
Se consideriamo l'elevato valore energetico e nutrizionale della castagna e dei suoi prodotti derivati, era noto nell'antichità con il termine “ pane dei poveri”.
Ad oggi l'utilizzo ed il consumo della farina di castagne nel nostro paese, è diffuso soprattutto nella regione Toscana ed Emilia Romagna, dove grazie ad esso, si realizzano piatti tipici del posto.
La lavorazione per ottenere la farina di castagne, risulta essere piuttosto semplice, ma i passaggi della filiera che consentono di realizzare questo prodotto, devono essere eseguiti con moltissima attenzione.
Le castagne come sappiamo, vengono raccolte nel mese di ottobre, e questo periodo è ideale per il semplice motivo che i ricci contenenti il frutto, cadono dalla pianta spontaneamente.
Una volta estratte le castagne dal riccio, vengono messe in delle grandi sacche di juta per poi essere portate successivamente al canuccio, cioè un piccolo essiccatoio costituito da un fuco acceso dio legna di castagno, per fare essiccare i frutti.
Trascorsi venti giorni, le castagne vengono sottoposte alla battitura, che consente in questo modo di ripulire il guscio per poi passare successivamente alla tostatura.
L'ultimo passaggio da compiere è la macinazione dei frutti, dove le castagne vengono portate in un mulino ad acqua o in pietra per poi essere setacciate tramite la vagliatura, cosi facendo si selezionano le particelle di polvere di castagne.
Con questo metodo, è possibile ottenere una farina granulosa ma omogenea nello stesso tempo.
- L'acqua è l'elemento essenziale alla vita sulla terra, e come tutti sanno senza di essa non sarebbe possibile nella sul nostro pianeta. Viene definito un composto chimico, tra i più semplici che esist...
- La soia, scritto anche soja è una pianta erbacea definita dalla botanica con il nome di Glycine max che fa parte della famiglia Fabaceae mentre per altre classificazioni è una Leguminosa. La sua origi...
- Il Porto è un vino prodotto con uve selezionate nella valle del Douro nel nord est del Portogallo, che subisce un particolare processo di vinificazione, con il taglio effettuato nel mosto fermentato p...
- I peperoni sono un ortaggio facente parte di una vasta famiglia, quella delle Solinaceae, con numerosissime varietà che vanno dai piccoli peperoncini piccanti fino ai grandi peperoni utilizzati in mol...
La farina di castagne, come abbiamo già citato sopra all'articolo, rappresenta l'ingrediente cardinale per la realizzazione di moltissime ricette e specialità culinarie.
La più nota ricetta che prevede l'utilizzo di questo importante ingrediente, è sicuramente il castagnaccio, un dolce tipico della tradizione culinaria dolciaria delle regioni tosco-emiliane.
Alla farina di castagne, viene aggiunta acqua , zucchero, olio extra vergine di oliva e moltissimi frutti secchi, come pinoli, uva passa e noci, e l'impasto intero, viene poi messo a cuocere in forno.
Con questo prodotto inoltre viene fatta anche la polenta, con la stessa preparazione di quella classica con la farina di mais.
Ad oggi ci sono impieghi che risultano essere assai curiosi , come ad esempio la realizzazione della pasta fresca fatta in casa come la farina di castagne, che poi viene miscelata con altri tipi di farina come quella di frumento, insieme alle uova ed a l'acqua.
Come potete vedere, con questa polvere si possono preparare non soltanto ricette dolci, ma ancje salate dal sapore particolare.
COMMENTI SULL' ARTICOLO