lattuga
Le origini della lattuga, sono ancora oggi molte incerte, sembrerebbe provenire dalla Siberia, o comunque dall'Oriente, ma veniva consumata anche in Europa fin dall'epoca dei greci e dei Romani.
Il suo nome, venne dato dagli abitanti antiche dell'Italia, per il semplice fatto che questa pianta, secerne una sorta di succo lattiginoso il “lattice”, dal quale si è ricavato il termine lattuga.
Nel linguaggio colloquiale del nostro paese, viene spesso ed erroneamente chiamata insalata, ma in realtà, l'insalata non è altro che il piatto che si ricava e si prepara con la lattuga.
Nel corso degli anni, la produzione e la coltivazione della lattuga e delle sue diverse specie, non ha avuto interruzioni, perché ogni specie, è strettamente legata alle caratteristiche climatiche del posto dove viene coltivata.
Alcune specie infatti, si adattano bene a temperature invernali e sono l'indivia riccia, la scarola ed il radicchio, mentre altre sono tipicamente primaverili ed estive, come la lattuga cappuccio, quella romana, il trocadero ed infine il lollo.
Ci sono anche le lattughe estive -autunnali e sono l'iceberg e la lattuga a costa lunga.
Tutte le varietà di questo ortaggio, si adattano benissimo ad ogni tipo di terreno, sia sabbioso oppure argilloso, non vi è nessuna differenza per la crescita della pianta.
In commercio, potete trovare moltissime varietà di lattuga, che si differenziano in base alle caratteristiche estetiche, come la forma ed il colore, ma anche in base alla disposizione delle foglie oltre che per l'aspetto del grumo sottostante che fa da base alla pianta.
All'interno di ciascuna specie di lattuga, esistono anche altre differenziazioni che creano i diversi cultivar di lattuga.
Citiamo le quattro specie che si differenziano:
La prima è la “ Lactuca capitata” che comprende tutte le varietà a cappuccio, con la presenza di grumoli rotondeggianti più o meno compatti e le foglie sono lisce e di colore chiaro, con una consistenza molto croccante, come la specie Iceberg ed il Trocadero.
Esistono anche altre specie meno famose come la Reggina di maggio, la Meraviglia delle quattro stagioni, la Goccia d'oro, la Batavia bionda di Parigi, ed ancora l'Augusta, l'Aurelia, quella Bionda di Berlino e la bruna e Rossa d'inverno.
La seconda è la “Lactuca longifolia” alla quale appartengono le cosiddette lattughe da coste, come quella Romana, che ha foglie allungate ed erette con le coste molto carnose dal cespo oblungo e voluminoso.
La terza è la “Lactuca secalina” e comprende le tantissime varietà con foglie più o meno ondulate o arricciate di colore verde intenso o rossicce, come ad esempio la Gentilina.
La quarta è la “Lactuca acephala” quella che comunemente chiamiamo la lattuga da taglio, con foglie molto grandi e leggere e comprende molte varietà come la Trentina, il Lollo, la Verde ricciolina, la Bionda ricciolina, lo Spinacio ed il Lattughino riccio d'America.
Elenchiamo le specie di lattuga, più diffuse nel nostro paese
La lattuga Romana, è una lattuga da taglio con un forma molto allungata e dalla consistenza croccante e viene utilizzata sia come ortaggio da consumare crudo nelle insalate, che cotta brasata o per la realizzazione di minestre come ingrediente aggiuntivo.
L'Iceberg, è una lattuga cappuccio, con una forma rotondeggiante e dalla foglie molto larghe, concave e rugose e la sua consistenza è molto croccante.
Con questa lattuga, si possono fare spesso delle guarnizioni e dato che questa specie è molto resistente al calore, viene spesso utilizzata come ingrediente per la realizzazione degli hamburger.
Lattuga riccia: comunemente viene chiamata indivia riccia, ma appartiene al gruppo che abbiamo elencato sopra della “Lactuca acephala” ed ha le foglie arricciate che non si chiudono neanche quando la pianta è arrivata al completo sviluppo ed ha un sapore amarognolo.
Questa qualità viene consumata sempre a crudo, e spesso viene abbinata con altre varietà di insalata alle quali aggiunge quel tocco amarognolo ed una certa ruvidezza, che potrebbe risultare eccessiva per molti quando viene consumata da sola, inoltre ha proprietà dissetanti.
La Gentilina, è una lattuga secalina con le foglie ondulate di colore verde intenso ed ha un sapore particolarmente dolce ed è croccante.
La Pasqualina appartiene invece alle lattughe acefale e la sua raccolta viene fatta in primavera, ed ha foglie piccole e frastagliate.
Trocadero invece, è una lattuga molto simile all'Iceberg ed appartiene alla specie delle lattughe a cappuccio.
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Quando si deve acquistare una lattuga, è bene scegliere i cespi il più possibile compatti e sodi e con una piccolissima quantità di foglie sciupate o avvizzite, oppure bucate da insetti, che poi verranno scartate.
La lattuga di buona qualità, deve avere un cappuccio molto sodo e ben chiuso, con delle foglie sane e tenere al tatto ed i colori devono essere vivaci.
Una volta acquistata, è bene tenerla ricoperta da un involucro anche se questo ortaggio si conserva per massimo 4 giorni.
Se parliamo della lattuga dal punto di vista nutrizionale, non possiamo di certo citare, le tante vitamine contenenti in essa, come la vitamina A e C, i sali minerali come il potassio, il ferro, il magnesio ed il calcio ed essendo fibra solubile, è efficace nella prevenzione dell'arteriosclerosi.
All'interno di questa verdura, è presente la proteina allergizzante, ed anche se in casi molto rari, può causare allergie alimentari.
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