lenticchie in scatola








Storia e botanica

Le lenticchie in generale, sono state un prodotto conosciuto sin dal periodo preistorico, grazie a dei rinvenimenti archeologici che hanno dato conferma di questo e da sempre, sono state considerate la carne dei poveri, così come anche i fagioli e tutti gli alimenti che fanno parte delle leguminose.

Grazie ai reperti fossili, oggi possiamo dire che le lenticchie, sono state i primi legumi e quindi i più antichi, sfruttati in ambito alimentare, tant'è che l'impiego in gastronomia, viene anche menzionato nella Bibbia.

Si narra a riguardo, che Esaù, rinunciò addirittura alla figlia primogenita in cambio di un piatto di lenticchie, tutto questo tratto dalla Genesi.

La particolare forma di questi legumi, a lente, da cui deriva poi il nome di lenticchia, ricorda moltissimo anche la forma di una moneta, infatti proprio per questo, è nata poi l'usanza di magiare lenticchie a capodanno come augurio di prosperità, ricchezza e fortuna, per il nuovo anno.

Si stima che a livello globale, 3,2 milioni di ettari di terreno siano coltivati a lenticchie, per un totale di circa 900 chilogrammi di resa, che equivalgono a circa 3 milioni e mezzo di tonnellate di questo alimento.

In ambito botanico, le lenticchie sono conosciute con il nome di “Ervum Lens”, una pianta appartenente alla famiglia delle leguminose o papilionate.

Si tratta di una specie vegetale che attualmente viene coltivate in tutte le zone che hanno un clima temperato o caldo.

Questa pianta annuale, non raggiunge altezze molto elevate, infatti non supera i 40 centimetri.

Esteticamente si presenta con un fusto eretto ma molto fragile, angoloso e ramificato, con la presenza di piccoli fiori disposti a corolla di colore blu oppure tendenti al bianco, che si trovano raggruppati a due o tre, con peduncoli dalla lunghezza variabile.

Le foglie presenti nella pianta di lenticchie, sono composte da otto foglioline pennate ed alterne, che presentano un cirro semplice.

La radice della pianta, nonostante sia fittonante, non penetra in profondità molto elevate nel terreno, infatti essa non supera i 40 centimetri.

I frutti delle lenticchie, sono dei baccelli, oppure legumi rombici che contengono pochissimi semi dalla forma rotonda, schiacciati e lenticolari, dal contenuto energetico molto elevato.

Ogni singola lenticchia ha differente diametro che varia in base alla specie, infatti alcune sono piccolissime di circa 2 millimetri, mentre altri più gradi raggiungono i 9 millimetri.

Il colore dei semi varia dal giallo molto scuro fino ad arrivare all'arancione, mentre alcune specie, presentano un tinta di colore che tende al verde, mentre altre ancora, sembrano addirittura nere alla vista.

Lenticchie in scatola

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Valori nutrizionali

Lenticchie in scatolaLe lenticchie in generale, così anche quelle che si possono acquistare in scatola, contenenti il liquido di governo, hanno un alto valore di proteine, ferro, fibre, potassio e magnesio e si stima, che il quantitativo di ferro, sia maggiormente superiore rispetto a quello presente nella carne, anche se l'assorbimento purtroppo sia molto ridotto e le proteine di scarso valore biologico.

Le proteine presenti in questo legume, ma anche in tutti gli altri, come i fagioli, le lenticchie ed i piselli, sono carenti per quanto riguarda gli amminoacidi essenziali, come la metionina e la cisteina, cosi da conseguire una minore assimilazione di tutti gli amminoacidi in generale.

Per completare il pasto povero proprio per questo inconveniente, consigliamo di associare i legumi con la pasta oppure i cereali.

Per quanto riguarda il contenuto energetico delle lenticchie in scatola, sappiamo che per 100 grammi di prodotto, si hanno circa 300 chilo-calorie, che sono costituite per il 51% di carboidrati, il 23% di proteine, il 14% di fibre, e solo l'1% di grassi, mentre il restante 11% è di acqua.

Tra tutti i componenti chimici presenti nelle lenticchie in scatola, troviamo:

1 Isoflavoni (antiossidanti potenti)

2 Tiamina (utile per favorire la concentrazione e la memoria)

3 Vitamina PP ovvero vitamina B3, importante per riequilibrare il metabolismo delle energie e per ridurre la presenza di trigliceridi nel sangue. Inoltre la niacina, è un potenziale antiossidante.


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lenticchie in scatola: Benefici

Lenticchie in scatola Grazie a tutti questi benefici, il consumo di lenticchie, non dovrebbe limitarsi solo nel periodo delle festività, ma dovrebbe estendersi fino a divenire una buonissima abitudine culinaria settimanale.

Il consumo di lenticchie, è comunque sconsigliato per chi soffre di gotta, o problemi di uremia, perché questo legume, è molto ricco di purine.

In conclusione, ricordiamo che le lenticchie in generale non dovrebbero mai essere consumate crude, perché hanno delle sostanze anti digestive, che poi si distruggono in cottura.

Per quanto riguarda i prodotti in scatola, quelli hanno subito una cottura prima di essere imbarattolati, ma consigliamo sempre di cuocerli primi di servirli in tavola.

Con le lenticchie in scatola, si possono realizzare moltissime ricette, non diverse da quelle dove vengono impiegate i legumi secchi, la sola cosa da tenere presente è il tempo di cottura, che si riduce moltissimo rispetto al prodotto imbarattolato.



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