lino, semi
Iniziamo questo articolo, facendo una dettagliata descrizione del lino e delle sue proprietà benefiche per la salute umana.
Il lino, è una pianta erbacea che appartiene alla famiglia delle “ Linaceae” del genere “ Linum”.
Il sostantivo che vine utilizzato per indicare questa pianta è “Usitatissimum” e ne evidenzia i numerosi impieghi, che vanno dagli usi alimentari dei semi di lino, a quelli ornamentali per il suo arbusto vivo, ma anche dall'impiego come ingrediente per la finitura del legno ai diluenti per le vernici, dall'inchiostro per le stampanti, al filo tessile molto noto.
In ambito gastronomico i semi di lino vengono coltivati principalmente come substrato per l'estrazione del suo olio, particolarmente nutriente e ricchissimo di acidi grassi essenziali.
Questa parte lipidica ricavata appunto dai semi di lino, costituisce un alimento “neutraceutico”, perché rappresenta un perfetto equilibrio tra alimento e farmaco.
Nei semi di lino inoltre, sono presenti anche diverse molecole di differenti lipidi, ma ugualmente importanti per il nostro benessere, oltre ad avere altri macro nutrienti molto energetici, come ad esempio i carboidrati e le proteine.
I sali minerali e le vitamine presenti in questa pianta sono: calcio, fosforo, ferro, magnesio, rame, selenio, manganese e folati, vitamina E, vitamina B6 e B1 ed anche carotenoidi.
Non mancano di certo diversi elementi nutrizionali che pur non essendo essenziali, sono ugualmente importanti, come la presenza di fibra alimentare ed alcuni antiossidanti fenolici, detti anche “lignani”.
La sola porzione della pianta “edule” è costituita dai semi e dall'olio che si ricava.
Trattandosi di alimenti nutraceutici, i semi di lino ed anche l'olio, sono molto importanti per la salute umana specialmente in casi di carenza nutritiva.
Quello che vogliamo sottolineare però, è che questi alimenti non sono miracolosi, ma hanno la possibilità di agire in modo benefico sul nostro organismo, perché in grado di andare a colmare alcune carenze nutrizionali, molto diffuse in occidente, come ad esempio il deficit degli acidi grassi essenziali “omega 3”, di fibra alimentare ed anche di antiossidanti.
Dovete sapere inoltre, che l'olio di semi di lino, grazie agli omega 3 presenti in esso, viene soprannominato anche “integratore alimentare di acidi grassi essenziali”.
I semi di lino che si possono trovare, sono di due varietà: uno di colore marrone, e l'altro invece di colore giallo, e questa differenza cromatica, non sembra incidere per quanto riguarda il contenuto chimico di questo alimento, infatti analizzando le analisi chimiche di entrambi, non si sono evidenziate differenze in percentuale sulla porzione di acidi grassi polinsaturi essenziali (omega 3).
La sola ed unica differenza, è costituita dal lino giallo, detto anche “linola”, che possiede una porzione lipidica totalmente differente perché carente di omega 3.
Una porzione pari a 100 grammi di semi lino, possiede circa 550 chilo calorie, dove per 40 grammi sono presenti i lipidi, 20 grammi di proteine a medio valore biologico e 30 grammi di carboidrati.
Le fibre presenti utilissime per il nostro organismo, non modificano il valore energetico, ma incidono in maniera positiva sull'impatto metabolico di questo alimento, perché aiutano a facilitare l'assorbimento intestinale del pasto e sono presenti in abbondanza, quasi il 28% del peso complessivo.
Oltre ad avere minerali e vitamine, i semi di lino hanno moltissimi composti nutrizionali benefici e questi sono gli antiossidanti fenolici, come abbiamo già accennato all'inizio dell'articolo, e tra questi citiamo: glucoside acido p- cumarico, acido ferulico e secoisolariceresinolo di glucoside.
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In cucina, i semi di lino possono essere assaporati in moltissimi modi differenti, sia freschi che tostati, oppure sotto forma di farina o germogli.
Il prodotto fresco ovviamente ha un tempo di conservabilità molto ridotto, ma un maggiore quantitativo nutrizionale, mentre quelli tostati si mantengono più a lungo, nonostante il processo di tostatura, che interferisce nel danneggiamento termico riducendo di moltissimo la porzione di acqua contenuta in esso.
I semi di lino essiccati, sono un compromesso tra i due citati sopra, anche se sono sottoposto ad ossidazione degli omega 3, un aspetto molto difficile da contrastare.
La farina che si ricava con questo alimento invece, è un prodotto che va consumato nell'immediato, perché con moltissima facilità tende ad irrancidirsi, rendendo difficile la conservazione.
La farina di lino fresco, va conservata a temperatura ambiente e a contatto con l'aria ed in questo modo la sua integrità si mantiene per solo sette giorni.
Con la farina di semi di lino si possono realizzare moltissime ricette, includendo anche altri prodotti che si trovano in commercio realizzati con i semi di lino.
Infine quello che dovete sapere sul consumo di semi di lino, dal punto di vista alimentare, è che questo prodotto, non è facile da digerire.
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