Il miele viene prodotto dalle api sulla base di sostanze zuccherine che essa raccoglie in natura. Le fonti principali di produzione sono il nettare e la melata, che è un derivato della linfa degli alberi. Il nettare ha la funzione di attirare gli insetti impollinatori, il cui fine è quello di garantire la fecondazione dei fiori. In base a come esse sono formate, le api raccolgono il nettare solo da determinati tipi di fiori, conosciuti con il nome di melliferi. Il nettare è composto soprattutto da saccarosio, acqua, fruttosio e glucosio. La produzione del miele comincia nell'ingluvie dell'ape, dove il nettare raccolto viene accumulato. Appena l’ape arriva all’alveare, deposita qui il nettare ancora liquido e qui inizia il lavoro delle api operaie che dovranno dividere gli zuccheri del nettare in semplici e complessi per poi disporlo in strisce sottili sulle pareti delle celle degli alveari. Dove finisce il lavoro delle api inizia quello dell’uomo che dà il via a delle operazioni per commercializzare il prodotto: egli lo estrae dalle celle tramite centrifugazione, lo versa in dei contenitori lasciandolo decantare e, infine, viene riposto in dei vasetti.
La bontà del miele dipende ovviamente sia dal lavoro delle api sia da quello dell’uomo. Questo prodotto, oltre ad essere molto buono, è anche un ottimo alimento che non dovrebbe mai mancare sulle nostre tavole, poiché è composto da zuccheri semplici,ovvero fruttosio e glucosio facilmente digeribile, e contiene molti fattori favorevoli alla salute del nostro organismo, ovvero vitamine, enzimi, oligominerali e tanto altro. L’assunzione del miele va a vantaggio di molti organi del nostro corpo, come il cuore, il fegato, per il quale ha una funzione protettiva, le vie respiratorie, i quanto calma la tosse ed è un decongestionante, è un antianemico, quindi è buono per il sangue, ha un forte apporto di calcio e magnesio, il che lo rende perfetto per le ossa, e ha anche un’azione regolatrice e stimolante per l’apparato digestivo, infine, ha un’azione diuretica che va a beneficio dei reni. Dunque, i motivi in base ai quali va assunto il miele sono innumerevoli e si consiglia di sostituirlo allo zucchero, gustandone almeno una dose di circa 20-30 grammi al giorno.
In base al lavoro svolto dalle api, il miele si diversifica in base al colore, al gusto, all’odore e anche alle caratteristiche. Esistono diversi tipi di miele tra cui: il miele di acacia che ha diverse funzioni, tra cui: lassativo, antiacido, antinfiammatorio e depurativo per il fegato, da abbinare con formaggi come il provolone e il gorgonzola; il miele di castagno è astringente,disinfetta le vie urinarie e favorisce la circolazione sanguigna, facilmente abbinabile con formaggi come la caciotta, il parmigiano o il caciocavallo; il miele di lavanda, invece, ha la capacità di calmare il sistema nervoso ed è un antispasmodico, ottimo se accostato al pecorino siciliano e anche quello sardo; il miele di timo è ottimo per calmare la febbre ed ha una funzione calmante; il miele millefiori, infine, è il tipo di miele più diffuso ed è anche quello più consigliato, soprattutto tra bambini, anziani, sportivi e chiunque svolga mansioni stancanti e stressanti. Tra le sue proprietà annovera il suo essere utilizzato come trattamento contro la tosse, l’influenza e malattie polmonari. È ottimo per il funzionamento del cuore, ha una funzione disintossicante per il fegato, è diuretico e svolge un’azione regolatrice per l’intestino.
COMMENTI SULL' ARTICOLO