ortica








Descrizione

Il nome ortica, la cui origine è ancora incerta, sembrerebbe derivare dal latino “urere”, bruciare, e sta ad indicare l'effetto delle sostanze irritanti contenuti nei peli.

L'ortica è una pianta erbacea perenne, nativa dell'Europa, dell'Asia, del Nord Africa del Nord America ed è la più conosciuta e diffusa del genere Urtica.

Il pelo che le riveste, una volta al tatto, espelle una sostanza fluida che provoca prurito non solo agli uomini,ma anche agli animali.

Questa pianta è molto conosciuta per le sue proprietà medicinali, ma anche per la preparazione di pietanze, ed anticamente veniva utilizzata nel campo tessile.

L'ortica è una pianta erbacea perenne, decidua,di altezza compresa tra i 30 ed i 250 centimetri.

Il fusto è di forma eretta, ricoperto di peli, striato in alto e con delle scanalature di forma quadrangolare poco ramificate di un diametro che varia tra i 3 ed i 5 millimetri.

La pianta cresce diffondendosi grazie anche al vigoroso “rizoma” strisciante, cavo e ramificato dal quale nascono nuove piante.

Le foglie di ortica, sono grandi ed ovate, lanceolate e seghettate, di colore verde scuro ai lati superiori, mentre in quelli inferiori sono più chiari.

La lamina è molto lunga, tanto da arrivare a misurare quasi il doppio del picciolo.

I fiori dell'ortica, possono essere di sesso sia maschile che femminile.

Questi fiori, si distinguono, non solo dal sesso, ma dalla pianta stessa, infatti sono ben distinte.

I fiori femminili, si presentano in forma allungata e sono raccolte in lunghe spighe pendenti, al contrario quelle maschili, sono riunite in spighe erette.

Ogni singolo fiore, ha quattro tepali dove si racchiudono quattro stami ma solo nel fiore maschile, mentre in quello femminile, è presente l'ovario.

Nel fiore femminile, cresce e si sviluppa un achenio di forma ovale, ricoperto di ciuffi di pelo all'apice della lunghezza massima di 1,3 mm e largo fino a 0,9mm, dove vi sono racchiusi i semi.

ortica

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Ortica nel campo tessile

orticaL'ortica è conosciuta anche nel campo tessile, dal quale si ricavano le fibre che poi vengono utilizzate per vestiti, teli, carta, cordame e sacchi.

In Danimarca, sono stati trovati sudari funebri, che risalgono all'età del bronzo, prodotti interamente con fibra di ortica.

La coltivazione di questa pianta, ebbe inizio intorno al 19º secolo, durante la prima guerra mondiale, per sostituire in Europa il cotone.

Con l'arrivo di tessuti più economici, la coltivazione dell'ortica terminò dopo la seconda guerra mondiale.

Dagli anni 90, alcune industri tessili dell'Austria, Germania, Lettonia e Finlandia, hanno avviato delle ricerche per riprendere la produzione di materiale tessile prodotto dall'ortica.

Gli steli della pianta di ortica, hanno una consistenza legnosa, ma nelle piante adulte sono macerate, disidratate e battuti, in questo si ottengono le fibre che possono essere anche separate a mano per tessere stoffe come la “ ramia”, molto simile alla “canapa”, o al lino.

I tessuti molto delicati, vengono colorati mediante estrazione della clorofilla che è presente nelle foglie.

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ortica: Ortica in cucina

Ortica Sin dai tempi dell'antica Grecia e dei Romani, si utilizzava in cucina l'ortica, ad ancora oggi in zone rurali è presente il suo utilizzo per la realizzazione di molte ricette.

In primavere si raccolgono le foglie ed i germogli che sono ancora teneri, prima della fioritura. Una volta che l'ortica è cotta, i peli urticanti presenti, si distruggono automaticamente.

L'ortica è ricca di sali minerali molto importanti per il nostro organismo, come ad esempio il ferro, il potassio, il calcio e anche vitamine (vitamina A e vitamina C), proteine e amminoacidi, che ne fanno un alimento di alto valore nutritivo, molto adatto a diete vegetariane.

In base al periodo della raccolta di questa pianta, variano anche i suoi valori nutrizionali e con la cottura questi possono diminuire ulteriormente.

L'uso in cucina dell'ortica, è sconsigliata in pazienti affetti da patologia come il diabete, alle donne in gravidanza e nel periodo dell'allattamento.

L'ortica è consigliata in caso di mal nutrizione (denutrizione), ma anche in persone convalescenti, grazie alla grande quantità di sali minerali contenti, specialmente di fosforo, silicio e manganese.

La vitamina K la rende una tra le principali piante re-mineralizzanti, ricostituenti e tonificanti.

Tra le proprietà sopra elencate, c'è anche quella depurativa,diuretica ed alcalinizzante, particolarmente indicata in persone con la gotta, per le affezioni reumatiche, artrite reumatoide, calcoli renali, o semplicemente renella, cistite ed anche iperglicemia.

Più semplicemente l'utilizzo dell'ortica è consigliato quando si necessita di un'azione disintossicante.

Le foglie ed i germogli, vengono utilizzati in cucina, per la preparazione di risotti, oppure minestroni, frittate ed anche per le frittelle.

I paesi scandinavi, utilizzano l'ortica, come ingrediente base per realizzare gustosissime zuppe.

Nell'agricoltura biologica, viene utilizzata l'ortica messa a macerare, per allontanare gli insetti nocivi alle piante, rafforzare le piante stesse e come pacciamatura per migliorare la qualità dell'”humus”.


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