patate dolci








Generalità e descrizione

Quella che nel nostro paese conosciamo come patata dolce, in realtà, non è un vero e proprio tubero, come la patata classica, ma bensì una radice tuberizzata o tuberosa.

In altri paesi questo alimento viene considerato una vera patata e non a caso, nei paesi anglosassoni viene chiamata “Sweet Potato”.

In altre zone, come ad esempio in America Latina, il sostantivo“ Batata”,non serve ad indicare solo la patata americana, ma la patata propriamente detta.

Nella Nuova Zelanda invece, per complicare un po le cose,e cosi vogliamo dire, vi è anche l'Oxsalis tuberosa, definita con il termine “ Oca”, invece chiamata patata dagli abitanti.

La patata americana, viene chiamata comunemente “Patata Dolce” grazie alla presenza dell'elevato contenuto di glucidi semplici, che le danno il sapore tipico dolciastro.

Dal punto di vista nutrizionale, questo alimento apporta maggiormente carboidrati, prevalentemente complessi ed anche la presenza di fibre, occupa un posto di rilievo per l'elevata quantità di retinolo, ovvero di vitamina A, poco inferiore rispetto al quantitativo presente nelle carote.

In campo botanico, la patata dolce appartiene alla famiglia delle “ Convolvulaceae”, del genere “ Ipomea”, specie “ Batatas”.

La nomenclatura binomiale della patata americana è Ipomea batatas, da cui deriva il nome volgare di “Batata”.

Di piante con radice tuberosa molto simile alla patata americana, ne esistono circa 50 specie e piu di mille sottospecie differenti, ma la sola sfruttata in ambito agricolo per essere poi destinata al consumo gastronomico umano è appunto l'ipomea batatas.

Diverse specie commestibili vengono consumate solo ed esclusivamente a livello locale, ma esistono anche molto specie velenose per l'essere umano.

Per quanto riguarda l'ordine botanico della patata dolce, è lo stesso di quello delle melanzane, dei pomodori, dei peperoni ed anche della patata classica, anche se la famiglia di appartenenza è completamente differente, ma comune alle piante ornamentali.

Patate dolci

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Valori nutrizionali

Patate dolci La patata dolce, è un alimento che appartiene al sesto gruppo della classifica degli alimenti e contiene prevalentemente carboidrati complessi, ma la porzione di zuccheri semplici presente in essa, è comunque rilevante in ambito culinario.

L'indice glicemico della patata americana infatti, è molto elevato e proprio per questo, rende questo alimento inadatto per la nutrizione del diabetico o per coloro che soffrono di obesità.

I grassi presenti, cosi come anche le proteine, non occupano un posto di rilievo, per questo sono poco rilevanti.

Per quanto riguarda le fibre, quello che dovete sapere, è che sono presenti in abbondanti quantità, e per questo è consigliato il consumo alle persone che soffrono di stipsi.

I sali minerali della patata dolce sono prevalentemente il potassio ed il manganese e si possono evidenziare anche buone quantità di vitamina B6 ovvero piridossina ed un alto contenuto di vitamina A.

Secondo alcune stime fornite dal “Center for Science in the Public Interest”, il valore complessivo nutrizionale della patta dolce, è nettamente superiore di 100 punti rispetto alla patata classica che tutti noi conosciamo.

Rispetto alla patata comune, la patata dolce ha un contenuto assai più elevato di retinolo in particolar modo di beta catone.

Nel 2012 venne svolto uno studio in Uganda, dove ha visto coinvolti ben 10.000 famiglie e dalle primissime fonti, solo il 10% di esse che consumano regolarmente patate americane di colore arancione scuro, soffrivano di carenza di vitamina, mentre il 50% dei soggetti che prediligeva il consumo di patate americane (patate dolci), dal color beige oppure giallo paglierino, mostravano di avere una IPOVITAMINOSI molto rilevante.

Questo lo si può giustificare dal quantitativo elevato di beta carotene presente appunto nelle patate americane, rispetto a quelle più scure.


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patate dolci: Distribuzione

Patate dolciIl consumo della patata americana, stando ai reperti più antichi, sembrano siano stati individuati in Perù e risalgono al lontano 8.000 a. C.

Contrariamente a quanto appena detto, sembra che le primissime coltivazioni della patata dolce sia state in America centro-meridionale nel 3.000 a.C.

Possiamo ipotizzare che la vera e propria zona di origine della patata americana sia una fetta di terreno che comprende la penisola dello Yucatan in Messico e la foce del fiume Orinoco, che invece si trova in Venezuela.

Grazie ai nuovi metodi di esportazione ed importazione, la patata americana vine coltivata in tantissime zone temperate del pianeta, e dove ci sia un buon quantitativo di acqua per la crescita e la maturazione della pianta.

Le prime zone che hanno coltivato la patata dolce, non originarie, sono state l'America Settentrionale, la Polinesia, il Giappone per poi in seguito arrivare fino al continente asiatico.

Nel 2004, in base alle statistiche fornite dalla FAO, la produzione della patata americana è stata pari a 127 milioni di tonnellate, la maggior parte prodotte in Cina con 105 milioni di tonnellate, dove viene impiegata anche come foraggio del bestiame.


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