In botanica, il peperoncino piccante viene chiamato “Caspicum” ed appartiene alla famiglia delle Solanaceae.
Le sue origini sono dell'America, anche se attualmente il peperoncino piccante viene coltivato e consumato in tutto il mondo, sia per condimento, sia come alimento ornamentale, sia per la preparazione di dolci.Secondi alcuni studi, la parola “Caspicum” deriva dal termine “Capsa” ossia scatola, e deve il suo nome proprio alla particolare forma del frutto, che ricorda moltissimo una scatola con dentro i semi, mentre altri ancora, lo fanno derivare dalla parola greca “Kapto”, che significa mordere, riferita al sapore molto pungente, come se mordesse la lingua quando lo si mangia.Questa pianta, non è altro che un arbusto perenne con vita molto breve, che solo a causa di condizioni climatiche sfavorevoli, viene coltivata come fosse una pianta annuale.Si presenta esteticamente come un cespuglio con una altezza che può variare dai quaranta centimetri fino al doppio a seconda della specie coltivata, e sono presenti inoltre delle foglie verdi molto chiare.Ogni fiore possiede una corolla bianca, composta da cinque o sette petali con stami di colore giallo pallido.Le altri specie, hanno forme molto differenti, come ad esempio la “Frutescens” che si presenta come arbusto, mentre altre varietà, possono arrivare fino a due metri di altezza.La resistenza al freddo che possono sopportare queste piante varia anch'essa in base alla qualità, il rocoto ed anche il tabasco, resistono fino a temperature di -5 gradi, ma solo per brevi periodi, mentre l'habanero, contrariamente è sensibilissima al caldo, soffrendo le insolazioni, infatti può accadere che una esposizione a troppo sole, potrebbe causare scottature ai frutti. 15 kg - Formaggio pecorino a pasta cotta, da tavola o grattugia, pasta bianca compatta, granulosa con il procedere della stagionatura. Prodotto da Cao Formaggi Prezzo: in offerta su Amazon a: 317,99€ |
Il peperoncino piccante tendenzialmente viene adoperato in cucina fresco, oppure affumicato, secco, crudo e cotto.
Questo frutto oltre ad essere molto conosciuto perché provoca bruciore in bocca, viene utilizzato anche per aromatizzare alimenti ed anche per fare salse piccanti.Il frutto piccante, concentra la capsaicina nella parte superiore della capsula, dove sono presenti le ghiandola che la producono, diffondendosi poi per il resto del frutto.Spesso si crede che sono i semi a conferire al peperoncino il suo tipico sapore, ignorando invece che la maggiore concentrazione di capsaicina si trova proprio nella membrana.Nel nostro paese, i peperoncini piccanti sono ampiamente consumati in alcune regioni per la preparazioni di piatti che hanno preso spunto da ricette aragonesi e spagnole.Generalmente è gran parte del sud peninsulare che adopera questo condimento per la preparazione di alcuni piatti tipici, come la sardella calabrese, i peperoni cruschi della Basilicata, baccalà alla lucana e baccalà alla gualalegna in Campania.Il peperone dolce viene impiegato in ambito gastronomico nella cucina del Piemonte, specialmente nella loro variante tipica regionale che prende il nome di Peperoni di Carmagnola, e si trova molto spesso alla base di antipasti sfiziosi, della bagna cauda e del bagnet ross.In Messico è molto conosciuto e commercializzato il peperoncino piccante come ingrediente principale per la preparazione di salse che accompagnano piatti del posto, in Nordafrica è alla base della harissa, ma anche in India, nelle due Coree e nella Thailandia, viene adoperato moltissimo.Come avete visto, il peperoncino piccante trova ampio consumo nell'ambito gastronomico, e possiamo definirlo un condimento molto conosciuto nel mondo.
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