quaglia
La quaglia del nostro paese, è un uccello che generalmente viene utilizzato in ambito gastronomico, sia per la sua carne, sia per le uova.
Appartiene alla famiglia delle Phasianidae, sottofamiglia della Perdinacea, di genere e specie Coturnix.
La nomenclatura binomiale della quaglia nostrana è Coturnix coturnix L.
Per quanto riguarda l'allevamento di questo uccello, si predilige la specie Coturnix Japonica, per le sue maggiori dimensioni che hanno una resa più alta, ed anche l'incrocio tra questa specie con quella nostrana.
Spesso si confonde la quaglia con il pernice, perché quest'ultimo termine generalmente indica moltissime specie di diversi generi, che appartengono alle sottofamiglie della Perdinacea.
La quaglia si presenta esteticamente tonda e di dimensioni piccolissime, lunga circa venti centimetri per un peso di 100 grammi a seconda della specie o dell'incrocio.
Il pecco presente, è ricurvato al vertice e la sua coda è molto piccola, mentre il piumaggio varia dal bruno al giallastro, con sfumature più chiare e più scure.
La quaglia è un uccello migratore molto diffuso in tutto il mondo, e in Europa ed Asia, è assente solo nelle fasce artiche e ai vertici delle fasce subartiche.
Nel periodo autunnale, questo uccello si sposta in branco più a sud verso le fasce equatoriali, per poi rientrare in primavera nel suo luogo di origine.
Per quanto riguarda la sua produzione, la quaglia si accoppia con successo allo stato brado ed anche in cattività.
Ogni covata, comprende circa una decina di uova, tutte di piccolissime dimensioni e dall'aspetto variegato, infatti le uova possono essere sia totalmente bianche che brune.
Il periodo di incubazione delle uova dura per quasi venti giorni, poi in seguito alla schiusa dei pulcini, sono sufficienti circa un paio di settimane, prima che i piccoli siano autosufficienti ed indipendenti.
Le quaglie in allevamento, sono finalizzate per la loro carne ed anche per le uova, sia per il ripopolamento sia per la riserva di caccia.
Questo uccello si nutre prevalentemente di insetti, ma anche di granaglie e germogli.
I suoi predatori naturali sono in particolar modo le volpi ed i rapaci di ogni genere, ma non mancano i gatti, anche i serpenti, sono in grado di magiare le uova di quaglia e uccelli della stessa famiglia.
Con il trascorrere degli anni, specialmente nell'ultimo decennio, la diffusione della quaglia ha subito una forte riduzione, non soltanto per il prelievo di questo uccello che è strettamente regolamentato, ma specialmente per l'immissione di animali predatori e per il sovrappopolamento delle specie autoctone.
La quaglia viene classificata come carne nera, ovvero carne di selvaggina.
Come prima cosa importante da tenere presente, è che la quaglia contiene un alto apporto di purine, elemento indesiderato e sconsigliato per chi soffre di iperuricemia oppure sintomi gottosi molto acuti.
La sua carne, studiata in anatomia, risulta essere molto magra, ma non magrissima.
Contrariamente alla carne di pollo, la carne della quaglia compresa della pelle, non raggiunge livelli di grassezza tali da compromettere in modo eccessivo i valori nutrizionali.
Per quanto riguarda il valore di colesterolo, possiamo dire che è nella norma.
Le proteine contenenti in essa, sono molto abbondanti e ad alto valore biologico, al contrario dei glucidi che sono totalmente assenti.
I valori nutrizionali energetici complessivi della quaglia sono moderati, ma sempre superiori rispetto a quello del pure petto di quaglia, o ad altre specie aviarie.
Tra i sali minerali presenti, spicca il ferro, un elemento generalmente poco presente nelle persone che soffrono di anemia sideropenica.
Per quel che riguarda il contenuto vitaminico di questo uccello, spicca invece la vitamina PP, chiamata anche niacina.
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Come abbiamo detto all'inizio di questo articolo, la quaglia viene utilizzata in gastronomia non solo per la sua carne, ma anche per le uova.
La quaglia rientra, o meglio ancora rientrava nelle abitudini culinarie dell'Italiano medio, anche se ad oggi, con il cambiamento delle stile di vita, molto più frenetico rispetto agli anni passati, unendolo alla globalizzazione ed anche all'aumento dei prezzi, il suo consumo è andato lentamente scemando.
Questo alimento si può assaporare in diversi tipi di modi, anche se rientra nella categoria della selvaggina, quindi della carne cosiddetta nera, e non necessita di frollatura o marinatura, che si possono comunque applicare specie per altri esemplari selvatici.
La carne di quaglia viene consumata solo ed esclusivamente ad uccello intero e le tecniche di cottura più diffuse sono: rosolata in padella, oppure brasata e stufata in casseruola terminando la cottura in forno, oppure cotta arrosto o allo spiedo, oppure ai ferri.
La quaglia può anche essere confezionata al naturale, oppure ripiena, lardellata o al cartoccio.
Si accompagna perfettamente con piatti di verdura mista,patate o altri ortaggi sia cotti che crudi.
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