salvia fresca
La salvia è una pianta che rientra a far parte del genere spermatofite decotiledoni appartenente alla famiglia delle Lamiaceae, ovvero la stessa famiglia della menta e del timo. Il nome deriva dalla lingua latina “salvus” il cui significato è salvare, oppure sicuro, bene o sano, un nome molto antico per tale pianta, che sembrerebbe avere proprietà medicamentose. Il suo nome scientifico è stato definito nel 107-1778 da Linneo, ovvero uno scrittore di origini svedesi conosciuto come il padre della classificazione moderna scientifica degli organismo viventi. Tale pianta è in grado di raggiungere anche il metro di altezza, e si mostra con un portamento erbaceo annuale oppure perenne, ma può essere anche arbustiva. La forma biologica che tutti noi conosciamo, è emicriptofita scaposa, una pianta erbacea con ciclo biologico perenne, che presenta gemme svernanti al livello del terreno che sono a loro volta protette da una lettiera, dotate di un asse floreale dalla forma eretta tendenzialmente privo di fogliame. Si possono trovare anche forme biologiche differenti come ad esempio la Camefita Suffruticosa, oppure la Fanerofita Cespugliosa, la Terofita Scaposa e infine la Emicriptofita Bienne. Spesso tali piante sono viscide ed aromatiche, e la pubescenza è costituita da una peluria che raramente è di tipo dendroide. Per quanto riguarda le radice queste sono di tipo fascicolato, ma si possono incontrare anche radici dalla forma grande con diverse ramificazioni rizomatose. La parte area del fusto della salvia a moltissime ramificazioni e può essere di consistenza legnosa alla base. Tutti i fusti hanno una sezione quadrangolare, e questo è dovuto a causa della presenza di fasci di collenchima, che si trovano nei quattro vertici. Il fogliame è cauline costituto nella maggior parte dei casi di 2 foglie una opposta all'altra, e la loro lamina può essere sia semplice che dentata, lombata oppure pennatosetta o pennatifida. In casi molto rari si possono notare foglie spinose. La loro colorazione varia dal grigio al verde e sono ricchissime di oli essenziali. Le infiorescenze ascellari oppure terminali sono di tipo panicolato tirsoide o spiciforme, e sono formate da verticillastri che presentano più fiori unlaterali, un aspetto caratteristico che differenzia le piante Lamiacea da tutte le altre. I verticilli sono invece ben distanziati e sovrapposti, infatti quelli posteriori sono avvolti da una coppia di foglie che prendono il nome di brattee. Esse possono essere molto colorate e raramente ricoperte di spine, mentre le bratteole possono essere presenti sulla pianta oppure no. Ogni fiore è ermafrodite e zigomorfo e posseggono i quattro vertici delle Angiosperme, ovvero: corolla, calice, gineceo e androceo.
All'intero delle foglie di salvia sono presenti principi amari, flavonoidi, acidi fenolici ed un particolare olio essenziale. L'azione svolta dai flavonoidi è quella estrogenica, infatti essa viene moltissimo utilizzata per la cura dei disturbi delle donne, ovvero la sindrome premestruale, oppure per i disturbi legati al periodo della menoapusa, nello specifico per le vampate di calore. È in grado di favorire il flusso mestruale in caso di menorrea, perché questo olio stimola il sistema femminile ormonale e di conseguenza la comparsa delle mestruazioni. La salvia utilizza anche per la cura delle affezioni gastrointestinali come rilassante della muscolatura liscia, perché in grado di favorire un'azione antispasmodica. Proprio per questo è utilissima in casi di intestino irritabile, spasmi dell'apparato digerente e per la cura dei dolori mestruali. L'acido carsonico presente, conferisce a questa pianta dalle tante proprietà benefiche, proprietà diuretiche ed antinfiammatorie, infatti è ideale in presenza di ritenzione idrica, reumatismi, dolore alla testa ed edemi. Tutti i preparati a base di salvia che si trovano in commercio oppure fai da te sono ottimi per contrastare tutte le forme di catarro, e questo grazie all'olio essenziale che ha proprietà balsamiche ed antisettiche. Proprio per questo la salvia trova largo impiego nella cura di malattie che interessano l'apparato respiratorio in caso di mal di gola, raffreddore e febbre. Infine essa possiede proprietà ipoglicemizzanti, per questo l'infuso se assunto a stomaco vuoto è utile nella cura di patologie come il diabete mellito di tipo 2 perché in grado di ridurre i picchi di glicemia nel circolo sanguigno.
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Per la preparazione di questa ricetta, dovete avere in casa i seguenti ingredienti:
1. 1 cucchiaio colmo di foglie salvia fresca
2. 20 ml di acqua naturale
Procedimento
Una volta fatta bollire l'acqua in una casseruola, versate al suo interno le foglie fresche di salvia. Coprite con un coperchio e lasciate in infusione per circa 5 minuti. Successivamente con un colino filtrate la bevanda e consumate ancora calda.
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