cucchiaio








La storia

Il cucchiaio è la nota posata da tavola utilizzata per molti scopi ed inventata millenni fa. La sua forma è quella classica a paletta concava di forma ovaleggiante con un impugnatura per portala dal piatto alla bocca. Oggi il suo uso è diminuito rispetto al passato, quando i cibi utilizzati erano per lo più costituiti da zuppe o legumi, quindi alimenti di consistenza non integra e compatta, per cui era più semplice utilizzarlo. fornita di manico usata per raccogliere e portare alla bocca cibi liquidi o non compatti. Oggi viene fabbricato quasi sempre in metallo, ma sembra che il primo cucchiaio fosse addirittura costituito da una conchiglia, da cui sembra derivare appunto il nome latino. Nel corso dei secoli il materiale utilizzato è cambiato più volte, dall'ottone all'osso, in alpacca o in argento, ancora usato per i “servizi buoni e di lusso”. Anche il legno fu spesso usato, ed è tuttora usato per i cucchiai da cucina, mentre nell'Estremo oriente è ancora usanza fabbricarli in porcellana o corno. In Occidente invece il materiale più diffuso è l'acciaio inossidabile. Infine sono molto utilizzati i cucchiai in plastica usa e getta, utilizzati spesso per le scampagnate o da chi non ha voglia e pazienza di lavarli. Questa pratica comunque inizia ad essere vista con molte critiche da parte di molti ecologisti, che giustamente ne vedono un grande spreco di risorse altamente inquinanti per l'ambiente. I primi cucchiai rinvenuti appartengono al Meseolitico se non addirittura al paleolitico, ricavati dall'osso. I primi cucchiai di legno ma anche in creta risalgono invece al Neolitico, a cui seguì successivamente l'età del bronzo con cui venivano costruiti tutti gli utensili.

Il nome italiano di cucchiaio è un termine derivante dal cochlea, che significava esattamente chiocciola, perché come detto in precedenza è probabile che inizialmente fossero usate delle conchiglie come utensile per prendere i cibi. Questo riferimento è sicuramente antecedente al periodo romano. Vari tipi di cucchiaio infatti erano n uso nell'Urbe, dove il cucchiaio, indicato anche con il nome di ligula quando utilizzato per le minestre, era lavorato dall'osso o fabbricato in metallo. Particolare spesso era il manico, che vedeva una forma appuntita nelle zone di mare in modo che l'utensile potesse avere anche la funzione di apri ostriche, o comunque utilizzato per aprire gusci più o meno duri. Alcuni invece venivano forniti di una doppia punta per poter essere utilizzati nella presa dei cibi solidi, come in una specie di forchetta. Non mancavano certo cucchiai lavorati con forme estetiche e materiali di lusso, riservati ai nobili e ai regnanti. Di questo tipo di cucchiai si hanno molte testimonianze nei vari reperti archeologici, ma anche da molti di questi utensili giunti fino a noi dall'epoca medioevale e rinascimentale. Musei come il Louvre di Parigi o il Museo Correr di Venezia ne sono ricchi, come anche il Museo Victoria & Albert londinese.

Naturalmente con il trascorrere dei secoli anche il cucchiaio ha cambiato la sua forma, per rendersi più utile ed ergonometrico anche in base alle diverse esigenze culinarie che con il tempo hanno mutato pietanze e modi di cucinare. Un periodo particolarmente mutevole per il cucchiaio è stato quello a cavallo tra il 600 e il 700, dove nel primo dei due secoli il cucchiaio ha visto allungarsi nelle dimensioni, per poi mutarle nella taglia e nella forma nel secolo successivo, quando iniziò ad essere impiegato anche nelle bevande e nelle diverse preparazioni.

cucchiaio

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Curiosità

cucchiaio pegno amore Il cucchiaio fu, ed è ancora, un utensile molto usato nelle celebrazioni religiose cattoliche, sia per il servizio del vino, dove venivano utilizzati esemplari con dei piccolissimi fori, sia per l'incenso, mentre nell'ortodossia greca, nel cattolicesimo copto e siriaco, vi è l'usanza dell'utilizzo del cucchiaio da comunione.

Un vecchio detto inglese del Cinquecento ancora utilizzato recita: "nato con un cucchiaio d'argento in bocca", per indicare il privilegio garantito del pasto quotidiano. Il cucchiaio non era solo un utensile, ma anche un simbolo di abbondanza quindi, in particolare se fabbricato in argento. Sempre in Inghilterra ed in Galles, questo simbolo era così forte da essere utilizzato come pegno d'amore nel Rinascimento, al posto dell'anello, peraltro più prezioso e costoso. Questo era il simbolo che l'uomo, a capo della famiglia, avrebbe provveduto al suo mantenimento, nonostante la povertà dell'epoca. Il significato era quindi profondo, quanto quanto un anello di fidanzamento.

Inoltre il cucchiaio poteva essere decorato anche con materiali nobili e pietre preziose, nel caso il dono avvenisse nell'ambito della nobiltà. Per i contadini invece si trattava generalmente di un cucchiaio fatto a mano e intagliato bel legno, con raffigurazioni classiche dell'amore.

Come detto il cucchiaio divenne anche un oggetto di lusso, come quello esposto nella Torre di Londra, di origine medioevale e considerato il più prezioso tra i reperti di questo tipo. È un cesellato in argento con ricami dorati e impugnatura incastonata di perle e arabeschi, utilizzato esclusivamente durante le incoronazione dei re inglesi. Sempre a Londra, al Victoria and Albert Museum, sempre a Londra, viene conservato un cucchiaio fiammingo costituito da una paletta in cristallo di rocca su cui si avvolge un supporto in argento. Questo tipo di cucchiaio veniva usato in quanto nella credenza dell'epoca il cristallo poteva evidenziare i veleni eventualmente messi nel cibo, in un periodo in cui il delitto politico di questo genere era una norma.

Se fino al Seicento comunque la forma del cucchiaio rimase relativamente semplice a parte che per i cerimoniali rituali, a partire dal Settecento si assistette ad una straordinaria evoluzione delle sue forme e dimensioni, un vero e proprio boom di fantasia che accompagnava un nuovo modo di cucinare, più variegato, più raffinato, a partire dalla Francia, che vide un'esplosione di ricette e di nuove pietanze. E il cucchiaio seguì di pari passo questa nuova tendenza, con il cuiller à pot per la zuppiera, il cucchiaio forato à olives per questi frutti, e addirittura il cucchiaio per spargere lo zucchero. Le dimensioni divennero molteplici, così come le forme, per adeguarsi non solo alla tavola, ma anche al servizio e alla cucina. Il secolo successivo vide invece la creazione del cucchiaino, stavolta in Inghilterra, patria del tè dove ne venne inventato uno apposito. Ma venne creato anche il cucchiaino per il caffè, per i dessert e per la piccola frutta di bosco con le creme.


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Le altre funzioni del cucchiaio

vecchio cucchiaio forato Il cucchiaio in alcuni paesi non viene utilizzato solo a tavola o in cucina, ma come misuratore del volume, e quindi come unita di misura, anche se non definita correttamente, ma solo approssimativa. Questa usanza è propria dei paesi anglosassoni, che definiscono il cucchiaio come unità di misura pari a circa 15 millilitri, e negli Stati Uniti esattamente a 14,8 millilitri, anche se una nuova legge federale ha uniformato questa misura a 15 millilitri. Anche in Germania si utilizza questo tipo di misurazione. Nell'abbreviazione inglese troverete l'unità di misura cucchiaio con le sigle T., tbs. O tbsp., mentre in Germania viene utilizzata la sigla EL che significa Esslöffel.

In Australia invece la legge stabilisce l'equivalenza del cucchiaio a 20 millilitri.

I vari tipi di cucchiaio maggiormente impiegati sono quello in legno, per la cottura dei cibi in recipienti particolarmente delicati; il cucchiaio da tavola utilizzato per le zuppe; il cucchiaio da dessert; quello da assenzio; il cucchiaio da zuppiera, il cucchiaio da zucchero, il cucchiaio da da tè e da caffè. In alcuni casi i cucchiai in argento vengono usati anche come bomboniera o come ricordo di eventi particolari, in genere legati alla famiglia.


Il servizio delle posate

cucchiaioOggi i cucchiai vengono generalmente venduti con tutto il servizio delle posate utili per l'utilizzo a tavola. Con il termine posate si indicano tutti gli utensili da tavola atti a portare il cibo dal piatto alla bocca o a tagliare cibi interi in piccoli pezzetti. Quindi il servizio sarà composto da forchetta, coltello e cucchiaio. Spesso i servizi di posate sono corredati da utensili aggiuntivi e più grandi per il servizio a tavola, come il forchettone, il trinciapolli, dei grandi coltelli da carne, e dei mestoli per zuppe.

Sono principalmente realizzati in acciaio inox, anche se non mancano argento e altri materiali più pregiati per i regali di lusso. La distinzione principale è tra posate da tavola e posate di servizio.


Il Galateo a tavola

cucchiaio orientaleSecondo il Galateo le posate devono essere utilizzate correttamente in tavola come segno di buona educazione e civiltà, senza nessun distinguo tra mancini e destri, anche se esistono posate per mancini. Le posate in tavola vanno disposte secondo l'ordine di uso, con quelle posizionate all'esterno che andranno utilizzate per prime. Si possono posizionare in tre posizioni. Si parte da destra, quella generalmente più usata quando si ha solo una posata, per poi porre a sinistra ad esempio il coltello, che verrà usato per i secondi, mentre di fronte si possono posizionare le posate per le ultime portate, formaggi e dessert. Se le si mette con le punte incrociate sul piatto significa che siete solo in pausa, mentre se parallele il significato è quello di aver terminato. Nel Galateo il cucchiaio deve essere utilizzato esclusivamente con la mano destra e riempito per circa i 2/3 della sua capienza, per essere avvicinato alla bocca dalla parte sinistra. Naturalmente è vietato qualsiasi risucchio, mentre anche il suo utilizzo per avvolgere gli spaghetti è vietato. Questa pratica, poco diffusa tra gli italiani, viene invece molto utilizzata all'estero, dove vi è una certa difficoltà ad avvolgere la pasta lunga sulla forchetta. In Italia la tecnica viene utilizzata spesso dagli anziani, dalla mano poco ferma. Se si hanno difficoltà nell'avvolgere gli spaghetti sulla forchetta in una cena dove il Galateo è rigorosamente richiesto, si suggerisce di tagliare la pasta.




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