fesa di tacchino
Ricetta Italiana
Viene servita come piatto unico
Ricetta per 4 persone
Costo 6 €
Tempo totale di esecuzione
00:30:00
Tempo di preparazione
00:10:00
Tempo di cottura
00:20:00
Tipo di cottura: fornello
Lista degli Ingredienti
- 300 grammi di riso
- 200 grammi di pomodori
- 200 grammi di
- 1 manciata di olive nere
- 150 grammi di petto di tacchino
- 1 scorza di scorza di limone
- 4 cucchiai di Olio extravergine
- 1 manciata di rucola
Valori Nutrizionali di una porzione:
- 402Kcal
- 4g di grassi
- 4g colesterolo
- 4g di fibre
- 15g di proteine
La fesa di tacchino viene generalmente consumata sotto forma di affettato.
Si tratta di un affettato molto magro e saporito ottenuto dalla lavorazione di carni bianche, magre e tenere derivate dai muscoli pettorali del tacchino. Questa carne viene insaporita con sale e aromi naturali tramite il processo di "siringatura", in pratica gli aromi vengono "Infusi all'interno della massa. Viene successivamente insaccata e legata e attraverso una lenta cottura in forno che può variare dalle 6 alle 8 ore raggiunge al suo interno una temperatura di circa 70°. La lavorazione termina con una fase di affumicatura.
I valori nutrizionali variano a seconda della produzione, ma per avere un'idea dei valori medi, 100 grammi di
affettato di tacchino arrosto (o fesa di tacchino) contengono circa 97 kcal, contro le 268 kcal del prosciutto crudo e le 132 kcal del prosciutto cotto magro.
Una volta assodato il fatto che tra i salumi la fesa di tacchino è il salume più magro resta il dilemma di come consumarlo, naturalmente oltre al fatto di potere preparare dei semplici panini gustosi e ipocalorici (magari preparati con 2 fette di pane integrale e con l'aggiunta di rucola, naturalmente senza olio e salse).
Un piatto fresco, veloce e sfizioso, che possa stimolare il palato senza il pensiero della bilancia è dato dagli involtini di tacchino ripieni di insalata di riso leggera.
Oltre ad essere un piatto unico fresco e light, può essere un'idea simpatica per una cena fredda estiva, da preparare in anticipo, o da portare in spiaggia o in ufficio per un pranzo leggero che non appesantisca troppo.
Per 4 persone occorreranno:
300 grammi di riso da insalata (oppure, volendo riso integrale)
200 grammi di pomodorimi
200 grammi di mais in scatola
olive verdi o nere a piacere
la scorza e il succo di un limone
4 cucchiai di olio extravergine d'oliva
12 fette di fesa di tacchino (circa 120-150 grammi)
rucola
Cuocere il riso da insalata come riportato sulla confezione, scolare e lasciare raffreddare.
Se decidete di optare per il riso integrale, la soluzione migliore è la cottura in pentola a pressione, occorreranno circa 20 minuti a partire dal fischio.
Un consiglio: il riso integrale si presta molto bene per le preparazioni fredde in quanto non rilascia molto amido e non presenta quindi il classico effetto "colloso", inoltre ha decisamente un sapore e un profumo più intenso e nel caso di una preparazione così leggera rappresenta un valore aggiunto.
In una ciotola mettere l'olio, i pomodori tagliati a dadini, le olive snocciolate e tagliate grossolanamente, il mais, la buccia di limone grattugiata e una spruzzata di succo di limone. Aggiungere un pizzico di sale e condire il riso.
Lasciare insaporire il riso almeno una mezzora. Al momento di preparare gli involtini aggiungere anche una manciata di rucola.
Stendere le fette di tacchino, mettere al centro il riso e arrotolare. Disporre su un letto di rucola e servire.
Naturalmente questa è una versione molto light, se non avete problemi di linea e volete un piatto più ricco, potete tranquillamente preparare l'insalata di riso nella maniera classica, o come siete soliti fare, con le varie verdure sottolio, prosciutto cotto e maionese, oppure con i classici vasetti pronti che si trovano in commercio.
Studi sempre più numerosi riguardanti la carne, l'alimentazione, il benessere e l'incidenza dei tumori, tendono sempre più spesso a sconsigliare la carne come alimento o quantomeno invitano a ridurne il consumo in maniera importante. La carne, secondo alcuni celebri oncologi specializzati in alimentazione, dovrebbe essere consumata meno possibbile, nell'ordine delle 2 volte alla settimana per le carni bianche e 1 volta alla settimana per le carni rosse. Per trovare le proteine necessarie al nostro organismo molto meglio il pesce, specialmente se pesce azzurro e di dimensioni contenute (i pesci grandi, come i tranci di tonno e pesce spada, sono pieni delle schifezze che l'uomo getta in mare e che i pesci accumulano nella loro carne). Un'alternativa al pesce sono le proteine vegetali che si possono trovare il alimenti come il tofu o il seitan oppure le proteine di formaggi magri e leggeri come il grana. Se però abbiamo voglia di carne, la carne bianca, e specialmente quella di tacchino e pollo, è una delle migliori dal punto di vista della salute. Le sue fibre infatti sono morbide ed oltre ad essere più digeribile, questa carne è anche più veloce a transitare nel nostro apparato digerente. Altri ottimi motivi per cui scegliere la carne bianca sono sicuramente il fatto che si tratta di una carne magra, con un bassissimo contenuto di grassi e carboidrati e con un elevato contenuto di proteine ed amminoacidi.
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