moscato asti








Il Moscato

Il Moscato è un vitigno che ha origine nel bacino medio-orientale del Mar Mediterraneo. Grazie ai coloni greci il moscato conobbe larga diffusione in tutte le regioni della penisola italiana, soprattutto nella zona meridionale. I coloni greci, infatti, proprio in questi territori iniziarono a diffondere i semi per la coltivazione. Il nome Moscato deriva dal termine muschio, in latino “muscum”. Motivo di ciò è il suo odore, molto intenso e forte, e del suo aroma, dolce e piacevole. In passato, facendo appassire il frutto utile alla sua produzione, ovvero le uve, la cui varietà bianca è quella più pregiata, si potevano realizzare delle bevande alcooliche molto dolci. In seguito, grazie al popolo della città di Venezia, il moscato conobbe una notevole diffusione anche tra le regioni del nord della penisola italiana. Questo popolo, infatti, tramite il commercio che praticavano con tutte le isole del Mediterraneo iniziarono ad importare questa bevanda in tutto il resto dell’Europa del Nord. Insomma, il Moscato conobbe la fama in breve tempo e tutto il merito va alle classi più agiate, in quanto, colui che si occupava della viticoltura era restio a procedere con la lavorazione a causa della difficoltà riscontrata nel produrre tale bevanda con uve passite.

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Moscato d'Asti

Il moscato d’asti viene prodotto in circa cinquantadue comuni, i quali sono compresi tra le zone di Alessandria, Cuneo e Asti. Questa bevanda ha raggiunto una diffusione vastissima grazie alle innovazioni tecnologie del giorno di oggi che hanno permesso anche una produzione ottimale a livello qualitativo, infatti, si è riusciti anche a conservare sia il sapore sia l’aroma del frutto interessato per la coltura e per la produzione e, in contemporanea, è stato anche possibile rendere stabile il vino in modo tale da consentire sia il suo trasporto sia una sia conservazione. Il moscati è un vino a cui è stato riconosciuta la denominazione di origine controllata e garantita, ovvero la dicitura DOC e DOCG. Tale riconoscimento, però, è valido solo per due tipologie, ossia l’Asti, un vino bianco spumante, e il Moscato d’Asti, che sarebbe il vino bianco non spumante. Il vino Moscato d’Asti, essendo dotato della dicitura DOCG, deve rispondere a determinate e precise caratteristiche organolettiche per poter essere messo in commercio. Altre caratteristiche organolettiche del vino Moscato d’ Asti sono inerenti il colore, il gusto, l’aroma e il suo profumo. Il colore di questo vino è di un giallo paglierino abbastanza forte ed intenso, il suo profumo si presenta dolce, intenso, fragrante e delicato, che ricorda molto il glicine o anche il tiglio, oppure frutti come l’albicocca con in lontananza l’essenza della salvia, o anche ancora i fiori di arancio. Il suo sapore è molto dolce e aromatico, frizzante e vivace. Questo vino può essere degustato in tavola con dei precisi abbinamenti, in modo da esaltarne il suo gusto e le sue diverse qualità. Un binomio perfetto lo si crea se accompagnato con pietanze speziate e molto piccanti, in genere va bene con quasi tutte le ricette salate, anche con salumi e formaggi, ma i cibi aromatici sono quelli che rendono una perfetta unione.

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L'Asti Spumante

Anche l’Asti spumante, così come il Moscato d’ Asti, essendo dotato della dicitura e qualifica DOCG, deve rispondere a determinate qualità e caratteristiche per il suo entrare in commercio. Le peculiarità di cui necessita sono le seguenti: acidità pari al 5 per mille, grado alcoolico pari all’11%. Per quanto riguarda l’Asti spumante, invece, esso deve rispondere alle seguenti misure: grado alcoolico pari al 12% e l’acidità dovrà, invece, essere pari al 5 per mille. Nel momento in cui questo spumante è sottoposto ad un consumo, colui che lo andrà a degustare dovrà riscontrare le seguenti caratteristiche organolettiche: colore chiaro, giallo paglierino tendente al dorato intenso, una spuma delicata, costante e durevole, un sapore e un aroma equilibrato, dolce e aromatico e un odore molto caratteristico. Questo spumante va servito ad una temperatura pari ai 6° oppure 8°. Essendo questo uno spumante ed essendo caratterizzato da un sapore fresco e dolce, frizzante nel gustarlo, il suo abbinamento migliore avviene quando esso è accompagnato da frutta e dai dolci. È, dunque, un vino che va servito e degustato nella chiusura dei pasti o durante un aperitivo.


moscato asti: Diversi tipi di Moscato

Esistono diverse varietà di Moscato. Come abbiamo detto precedentemente, il moscato è un vitigno in cui esistono diverse uve, ognuna delle quali presenta delle proprie caratteristiche. Vi sono il Moscato Bianco, ha un grappolo di media grandezza, colore chiaro, tendente al giallo-verde; il Moscato Rosa che presenta un’ involucro esterno di consistenza pruinosa e un colore molto scuro, nero-blu; il Moscato Giallo che, come dice stesso il nome, presenta un colore giallo; il Moscatello selvatico dal colore giallo-verde con acini rotondi e grandi; il Moscatello di Terracina; il Moscatello di Alessandria; il Moscatello Nero di Aqui; il Moscatello di Saracena.


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