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Per la produzione del latte di soia, viene utilizzata la farina di soia intera, o farina di soia grassa.
Una volta che la soia è stata essiccata, viene messa a bagno in acqua per una notte, per un minimo di tre ore o più ore, in base alla temperatura dell'acqua stesa.Dopo completata questa fase, dove la soia è stata per reidratata, viene sottoposta a macinatura ad umido, con l'aggiunta della giusta quantità d'acqua, per raggiungere la consistenza finale desiderata.Il rapporto giusto in peso tra acqua e soia deve essere di 10:1.Quando l'impasto avrà raggiunto la sua consistenza, viene portato ad ebollizione, per migliorare il suo valore nutrizionale, tramite inattivazione degli inibitori della tripsina, che serve a rendere la sua aroma migliore ed anche a sterilizzare il prodotto.Il riscaldamento del latte di soia, viene prolungato per circa 20 minuti ed una volta giunti al termine, si procede alla rimozione del residuo insolubile, mediante la filtrazione del prodotto.Tra la preparazione del latte di soia cinese e quello fatto in Giappone, c'è una semplice ma sostanziale differenza, infatti il metodo cinese della produzione di questo prodotto, prevede la bollitura del latte, solo dopo essere stato filtrato a freddo, mentre quella giapponese, prevede inizialmente la bollitura dell'impasto liquido, poi la filtrazione a caldo.Con il metodo che si adopera in Giappone, la resa del prodotto è maggiore, ma richiede l'utilizzo dell'aggiunta di additivi anti-schiumogeni, durante la fase di bollitura.Nel processo di assorbimento di acqua da parte della soia, le lipossigenasi, che sono presenti in essa, catalizzano la reazione di idroperossidazione, tra gli acidi grassi polinsaturi, e l'ossigeno dell'aria, mediante un meccanismo radicalico.La soia stessa, è la principale fonte di lipossigenasi conosciuta, infatti si pensa che grazie a questo enzima, si contrasti la formazione e l'attacco di funghi.Questi enzimi irrancidiscono il latte di soia, dandogli un odore ed un sapore sgradevole,a tale scopo viene effettuata una rapida macinazione a umido dei semi di soia sbucciati, con un temperatura superiore agli 80 gradi, uccidendo in questo modo l'enzima in questione.Ad oggi, tutti i metodi più moderni per la realizzazione del latte di soia, utilizzano questa procedura.La soia, presenta molte proprietà nutrizionali degni di nota, aldilà delle sue caratteristiche organolettiche, che possono essere più o meno apprezzate in base ai gusti personali.
Come prima cosa, citiamo l'assenza di colesterolo, a differenza del classico latte vaccino o per quello parzialmente scremato, che invece ne hanno una elevata quantità. Oltre a beneficiare di questa importantissima qualità, il latte di soia, è ricchissimo di grassi polinsaturi, proprietà benefiche ed amiche al nostro organismo, ma scarsamente presenti nel latte vaccino.Per quanto riguarda il quantitativo di proteine, possiamo dire che è sovrapponibile a quello del latte di mucca.La soia inoltre, grazie alla buona distribuzione di amminoacidi essenziali, possiede una elevato potere nutrizionale, che risulta ugualmente inferiore se confrontato con quello del latte vaccino.Infine possiamo aggiungere, che risulta più facile la digestione della frazione proteica, grazie all'assenza delle caseine presenti invece nel latte di origine animale.Questo prodotto, è particolarmente indicato per chi soffre di intolleranze alimentari al lattosio oppure ai derivati del latte.
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