mais








Il cereale

Il mais è uno dei cereali più importanti per la nutrizione umana e scientificamente viene definito una pianta erbacea annuale chiamata Zea mays, appartenente alla famiglia delle Poaceae, coltivato praticamente in tutto il mondo. Sia la fascia tropicale che quella temperata sono interessate alla coltivazione. Nella fascia temperata questa viene svolta nel periodo tra autunno e primavera.

In America meridionale e centrale il mais è l'alimento base della popolazione, così come in alcuni paesi europei ed alcune aree dell'America settentrionale. Nelle altre zone, pur restando un cereale molto utilizzato nell'alimentazione umana, il suo consumo è piuttosto indirizzato al nutrimento degli animali oppure alla lavorazione industriale per la produzione di amidi o distillati alcolici. Negli ultimi decenni dal mais è stata sviluppata anche una branca dell'industria energetica con la produzione di bioetanolo.

Il mais si presenta con un fusto erbaceo sul quale cresce una spiga, la famosa pannocchia che in realtà appartiene solo al sesso maschile. In Italia viene indicato con diversi sinonimi, tra cui granone, frumentone, grano siciliano e granoturco i più usati. Il nome mais è invece di derivazione spagnola.

La sua origine è stata accertata solo negli anni 60 del Novecento dopo essere stata contesa da Sud America ed Africa. Questo a causa di uno “scherzo” archeologico in cui vennero ritrovate alcune spighe in tombe egizie. Fu Mcneish a rintracciare definitivamente la sua origine nella regione di Oaxaca, in Messico, poi introdotta anche in Perù in epoca mesoamericana e poi successivamente nel resto dell'America Latina. Fu poi con la scoperta dell'America che il mais venne introdotto in Europa, dove comunque il frumento principe era fin dall'antichità il grano.

In Italia comunque il mais ebbe successo già nel Cinquecento in sostituzione del miglio, in particolare nel Veneto povero. Questo provocherà in seguito gravi problemi di pellagra.

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L'uso del mais

polentaNell'alimentazione umana il mais è largamente utilizzato sia cotto, che sotto forma di farine o olio. Il germe, ovvero il chicco, può essere infatti lessato come ingrediente per le insalate, oppure schiacciato e lavorato per ottenerne farine o oli di cottura, oppure semplicemente cotto in padella per farlo scoppiare nel famoso pop corn. Tra gli anglosassoni è molto diffuso a colazione nei corn flakes.

L'olio viene usato per i condimenti mentre non è indicato per le fritture. La farina in Italia viene sfruttata in diversi piatti regionali tra cui il più famoso è la polenta, oggi conosciuta in tutto il mondo ed evoluta da piatto povero a ricetta internazionale con l'utilizzo di diverse farine, dalle diverse granature, di cui le più grandi sono e più saporite mentre le più piccole risultano più delicate. Con il mais vengono prodotti anche alcuni dolci come le paste di meliga, e diversi tipi di pane. Non manca anche una piccola produzione di pasta a base di questo frumento, ma sempre in associazione con il grano in quanto l'utilizzo del solo mais non è possibile. Viene consigliata comunque per le persone allergiche al glutine.

Con il mais vengono prodotte anche alcune birre mentre i paesi notamente poveri di frutta, sfruttano il mais per la produzione di distillati. In America del Nord poi il mais è la base per il famoso whiskey Bourbon, che ha risultati migliori dell'orzo impiegato invece nel whisky scozzese.


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Proprietà e coltivazione

mais Il mais ha anche proprietà terapeutiche nel combattere i calcoli e le cistiti, oltre ad essere diuretico con l'assunzione attraverso delle tisane. La moderna industria riesce anche a produrre materie plastiche dal mais, biodegradabili.

Sono molte le varietà coltivate, dette cultivar. Oggi molte cultivar nel nostro paese sono del tutto adattate in oltre cinque secoli di storia e se ne contano circa una cinquantina.

Le principali sono il mais Marano, il mais Rostrato, lo Sponcio, il mais ad Otto File di Antignano in Piemonte con cui si fanno grissini e le paste di Meliga.

Anche in Francia il mais è abbastanza diffuso. Viene coltivato in grandi campi nel periodo invernale e primaverile con la raccolta effettuata fino a giugno. Il mais soffre alcuni insetti, tra i quali la Piralide e la Diabrotica, presenti anche in Italia. Anche alcuni funghi disturbano le coltivazioni, associati in particolare al marciume come la Gibberella. Al sud della Penisola è la Sesamia e la Agrotis a fare i danni maggiori.

La temperatura minima a cui il mais riesce a germinare è di 12°C. Questa è la temperatura a cui il seme deve trovarsi in profondità. Questo va piantato a circa mezzo metro e dopo una quindicina di giorni in media si presenta l'emersione dal terreno della pianta. Questa può essere notevolmente accelerata, fino ad una settimana, dall'aumento della temperatura. Per una corretta crescita vegetativa il mais ha bisogno di un ambiente tropicale o comunque caldo on abbondanti piogge estive.



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