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Il termine Caciotta deriva da Cacio, un appellativo della lingua latina che venne utilizzato intorno all'800 per indicare tutte le tipologie di formaggio che erano presenti nella penisola. Essa può essere realizzata con tutti i tipi di latte, da quello ovino, al caprino, al bufalino oppure misto, a seconda della zona nella quale viene realizzato.
Nella regione Toscana questo alimento viene preparato con una gran parte di latte vaccino ed una piccola di latte ovino, e molto probabilmente è la variante più conosciuta sul tutto il territorio italiano. Al palato è molto dolce e la pasta è bianca, mentre la crosta nella maggior parte dei casi è gialla paglierino. A Siena per tradizione si colora la crosta con il pomodoro ed anticamente invece veniva utilizzato anche il sangue di agnello. Nel Lazio invece la Caciotta Romana si realizza con il latte di agnello, a pasta molle e dalla colorazione bianca paglierino, mentre al palato ha un sapore molto delicato. Può essere consumata fresca, e prende il nome di Primosale, oppure lasciata stagionare per circa due settimane. Nella Marche viene prodotta la Caciotta di Urbino D.O.P., realizzata con il 70% di latte ovino ed il restante 30% con latte vaccino. Il suo sapore è molto delicato ma leggermente acidulo, mentre la pasta è molle è molto friabile. In Sicilia la caciotta più diffusa e popolare è quella degli Elimi, e deve il nome grazie alla storia di Enea e dei suoi discendenti. Questo latticino si differenzia dagli altri tipi per processo di fermentazione che subisce il latte, che conferisce all'alimento una aroma media, che tende a intensificarsi con la stagionatura in cantina di 3 mesi. In Campania invece si produce la Caciotta di latte caprino, specialmente nei monti Lattari, ed ha un sapore molto più forte rispetto agli altri formaggi, dovuto al latte di capra che conferisce all'alimento note di vegetazione selvatica. Per quanto riguarda la Caciotta di latte di bufala questa viene prodotta in diverse regioni del nostro paese, dal Lazio alla Campania, ed ha un sapore tipico di latte bufalino leggermente acidulo ma con retrogusto dolciastro. La sua pasta è di colore bianco mentre la consistenza è morbida ma allo stesso tempo compatta. Questo formaggio inoltre può essere anche aromatizzato con l'aggiunta di spezie ed erbe aromatiche, come nel caso di quella campana al peperoncino, o quelle alla cipolla o al tartufo tipiche della regione Umbria. Questi formaggi sono molto saporiti, per questo consigliamo di consumarli al taglio da soli, e con dei vini poco aromatici, in maniera tale da apprezzarne appieno tutto il loro sapore inconfondibile. Per la conservazione vi consigliamo una volta aperta la Caciotta di avvolgerla con un panno di lino leggermente umido in maniera tale che la la parte a contatto con l'aria non si secchi, ma resti morbida e fresca come appena tagliata. Per la preparazione di questa pietanza per due persone, dovete avere in casa i seguenti ingredienti:
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