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Le varietà di carciofo che vengono coltivate a scopo alimentare e farmaceutico sono diverse e vengono distinte per colore e comportamento.
Le principali coltivate sono in Italia e Spagna, oltre che in Egitto. Troviamo in Italia il Brindisino, il Paestum IGP, lo Spinoso Sardo che si trova sia nell'isola che in Liguria come spinoso d'Albenga, il Catanese, la Mammola Verde, il Verde di Palermo, il Romanesco, il Violetto toscano, quello di Niscemi e quello di Provenza, il Precoce di Chioggia e il Mazzaferrata di Cupello. Il catanese, il provenzale e il sardo erano molto coltivati in passato così come il Romanesco. Westmark - Taglia fagiolini, Colore: Bianco Prezzo: in offerta su Amazon a: 21,79€ |
Il carciofo viene coltivato in particolare nel Mediterraneo che presenta il 60% della produzione mondiale che nel suo totale arriva a più di un milione e mezzo di tonnellate. Come detto l'Italia è il principale produttore, seguito da Egitto e Spagna. L'Italia detiene comunque il 30% della produzione totale, con Sicilia, Sardegna e Puglia le regioni maggiormente impegnate.
Il carciofo è nativo del bacino del Mediterraneo che resta il suo ambiente favorito. Quando il clima è molto caldo la coltivazione è forzata per anticipare i raccolti. La riproduzione avviene sia sessualmente che attraverso la suddivisione dei rizomi. La produzione avviene generalmente in autunno anche se la pianta può produrre tutto l'anno. I carciofi sono ricchi di acqua e carboidrati, in particolare fibre e inulina, e poi di fosforo, calcio, potassio e sodio. Inoltre forniscono alcune vitamine. Il loro utilizzo farmaceutico si deve alla presenza di metaboliti, acido clorogenico, flavonoidi e lattoni. Il carciofo è utile per il fegato e la bile oltre che ad aiutare l'espulsione del colesterolo. Aiuta a combattere i disturbi funzionali della cistifellea, ed è un antinfiammatorio per l'intestino. È un ottimo depurante oltre ad essere ottimo per le intossicazioni, i reumatismi e le artriti.In cucina il carciofo trova gli usi più svariati in molte preparazioni regionali anche a seconda della varietà utilizzata. Se in Campania i carciofi vengono arrostiti a causa della durezza delle foglie, con i morbidi romaneschi vengono preparati i famosi carciofi alla giudia, semplicissimi ma altrettanto gustosi. Mentre i carciofi alla giudia sono semplicemente cotti in olio di oliva, quelli alla romana, altrettanto famosi, vengono cotti in brodo con del prezzemolo e della mentuccia. Altra specialità romana sono i carciofi fritti in pastella, tradizione del natale nella capitale.
Una delle regioni che più usa i carciofi è la Liguria, con molte ricette di primavera tra cui la famosa torta pasqualina. Ma con i carciofi i cucinano anche paste e risotti, si preparano insalate e torte salate. Ottimi anche i carciofini sottolio, da gustare come stuzzichini o sulla pizza. I carciofini sottolio sono molto utilizzati anche per le insalate mentre per la pasta in genere si devono usare varietà dalle foglie morbide ed una lunga cottura con l'aiuto di brodo vegetale. Con il carciofo si cucina anche la buonissima frittata, molto amata sempre a Roma.L'industria agroalimentare poi in Italia produce il famoso Cynar, da decenni il distillato di carciofi da gustare ghiacciato.
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