peperoni dolci








Introduzione

I peperoni dolci sono i frutti che si ricavano dalla pianta del “Capiscum Annuum”, ovvero un gruppo molto vario di vegetali botanici, che appartengono alla famiglia delle Solanacee.

La pianta si presenta esteticamente eretta, avvolta da una leggera peluria e la sua altezza non supera il metro e mezzo.

Le foglie che si possono osservare sono di colore verde e molto lucide, lanceolate,mentre i fiori sono di colore bianco e crescono sopra o sotto le foglie, in prossimità dell'ascella fogliare, rispettivamente per ciascun nodo.

La parte edibile della pianta è il peperone dolce, detto anche bacca, che inizialmente si presenta di colore verde scuro, per poi passare una volta maturato, a giallo oppure rosso intenso, in base alla qualità ed al suo interno si trova la placenta, ovvero una sorta di pellicola di colore bianca, dove si trovano legati diversi semi chiari, dalla forma rotonda e piatti.

Questa placenta ed i suoi semi, contengono il principio attivo famoso che dona all'alimento il gusto piccante, molto presente nei peperoncini, che prende il nome di “capsicina”.

I peperoni dolci sono stati importati dall'America centro-meridionale “Brasile”, mentre in Europa dalle popolazioni spagnole nella prima metà del sedicesimo secolo d.C.

In Europa inizialmente erano conosciuti con il nome di “pepe del Brasile”, mentre ad oggi, questo frutto (ortaggio) largamente diffuso in tutto il mondo, è l'ingrediente base e fondamentale di moltissime ricette tipiche e tradizionali, che variano in base al posto.

Nel nostro paese dal nord fino ad arrivare al sud isole comprese, i peperoni dolci ricoprono un ruolo importante, grazie alla loro spiccata eterogeneità al livello botanico, infatti si adattano alla perfezione a preparazioni e metodi di confezionamento spesso molto differenti tra loro, senza subire alcun danno.

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Curiosità

Peperoni DolciDal peperone dolce è possibile ottenere diverse spezie e tra queste quella più conosciuta di certo è la paprica, oppure il peperoncino in polvere piccante.

Molto spesso nel linguaggio comune, si adopera un termine oppure l'altro per indicare lo stesso prodotto, ma dovete sapere che queste due spezie sono molto differenti tra loro.

Il peperoncino in polvere è molto piccante e si ricava mediante l'essiccazione e poi la macinatura della polpa una volta privata della buccia che la riveste e dalla placenta bianca compresi i semi piatti, a differenza della paprica che non è assolutamente piccante.

In commercio potete trovare anche la “paprica forte”, che nonostante gli sia stato attribuito questo aggettivo, non assomiglia nemmeno lontanamente al peperoncino macinato in polvere.


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peperoni dolci: Coltivazione e valori nutrizionali

Peperoni Dolci Come dicevamo prima i peperoni dolci è un ortaggi che viene coltivato in tutto il mondo, anche se in Italia la produzione sta piano piano scemando, anche se a livello casalingo ancora si coltivano con successo sia i peperoni dolci che il peperoncino.

Il peperone dolce, ovvero quello che consumiamo comunemente in casa, può essere coltivato in due modi, previo semina, con semezaio protetto nel mese di marzo, oppure interrando la radice della pianta appena nata nel mese di maggio.

Queste due tipologie di coltivazioni non sono particolarmente diffuse ed estremamente necessario fare attenzione che i peperoni non si ammalino, oppure che non restino infestati da muffe e virus, oppure da parassiti, cimici, lumache, afidi e molti altri ancora.

Per quanto riguarda il metodo di annaffiatura, questo varia in base alla specie, dai primi giorni di agosto quando i peperoni sono ancora verdi ideali per essere conservati sottolio in barattolo, ed al contrario per il consumo a crudo oppure quando sono maturi cotti, in questo caso è necessario aspettare che il frutto acquisisca il classico pigmento giallo, oppure rosso,

Il frutto che termina la sua maturazione ancora legato alla pianta è destinato alla produzione di peperoncino secco oppure a quello della paprica.

I peperoni dolci, appartengono al settimo gruppo degli alimenti e sono caratterizzati principalmente da un modesto contenuto energetico, che proviene dalla presenza di fruttosi, mentre per quanto riguarda le proteine ed i lipidi, questi risultano essere pressoché marginali.

Questo alimento se consumato crudo, contiene un buon quantitativo di vitamina del gruppo C, ovvero “acido ascorbico”, e non possiamo certamente trascurare l'apporto in acqua e quello delle fibre alimentari, compreso il pool di sali minerali, in particolar modo del potassio.

Il peperone dolce inoltre, è una buonissima fonte di betacarotene ed anche di altri carotenoidi, e generalmente più il frutto è rosso, maggiori sono le quantità di questi elementi compresa la vitamina C.

Un peperone maturo rosso può contenere vitamina C superiore di 4 o 5 volte rispetto al quantitativo di una arancia.

Una cosa molto importante da tenere presente che riguarda un po tutti gli ortaggi, è l'ambiente nel quale si sviluppa la coltivazione e la temperatura ideale per garantire al frutto il massimo quantitativo di betacarotene si aggira intorno ai 20 gradi costanti.


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