La zucchina in Italia è molto utilizzata in cucina, per tutte le preparazioni. Il loro impiego, sia come fiore che come frutto, può essere utilizzato negli antipasti, nei primi piatti e nei secondi cosí come nei contorni.
I fiori, di colore giallo, sono una tradizione della cucina romana, con la loro classica ricetta fritta con mozzarella e acciughe, ma vengono usati anche per il risotto e la pasta. Alcune volte accompagnano anche la carne soffritti in padella. Il loro uso più comune è comunque quello “in pastella” anche se a Napoli si sfrutta per i famosi sciriulli napoletani. I fiori di zucca sono ottimi sia crudi che cotti. Si possono cucinare oltre che fritti in pastella, anche soffritti in padella, al forno o al vapore.Il frutto invece, la classica zucchina, ha tantissime applicazioni, sia con gli antipasti, facendole gratinate, alla marinara o in tante altre ricetta, sia con i primi di pasta, con preparazioni famose in tutte le salse. Perfette anche come contorno o come ingrediente sia per il pesce, in particolare, che con la carne. Le ricette sono numerose e vi rimandiamo all'apposita sezione in questo sito, alla categoria “verdure”.Le zucchine sono degli ortaggi ottimi per la salute, in particolare per i regimi alimentari ipocalorici visto che il frutto è composto per ben il 95% da acqua, e quindi contiene pochissime calorie, pur avendo ottimi valori nutrizionali. Vi è infatti una forte presenza di vitamine, sia A che C, e poi di carotenoidi, che hanno una funzione anticancro.
Ma le proprieta benefiche delle zucchine sono molteplici e conosciute da molto tempo. Vengono infatti indicate per le infezioni urinarie, la dissenteria, le insufficienze renali, ma anche per il diabete e le infezioni cardiache, nonché per i disturbi della prostata.Nel passato la zucchina era inoltre indicata per i problemi del sonno e come tonico e rilassante. Come per le carote, grazie ai suoi contenuti, le zucchine sono utili per abbronzare la pelle e combattere i radicali liberi.La coltivazione della pianta richiede ambienti che favoriscano l'esposizione solare e ventilata, con produzioni annuali. Nella coltivazioni con altre piante la sua rotazione è triennale, e può essere coltivata con la lattuga, con i fagioli delle cultivar rampicanti, e con le cipolle, tutti ortaggi che non crescono in altezza in modo da non impedire il soleggiamento.
La semina viene praticata in primavera, fino a giugno, direttamente nel terreno, e deve essere svolta a temperature superiori ai 20 °C. Il numero di semi a buco nel terreno deve essere di tre e questi devono essere posizionati verticalmente con la parte più larga verso l'alto. Si possono piantare anche in vaso. Per quel che riguarda il suo d coltivazione, se ne consiglia uno fertile ed organico, profondo e lavorato con un ottimo drenaggio in quanto la pianta strisciante risentirebbe di tutti i ristagni presenti, rovinando in questo modo i frutti. La fertilizzazione viene praticata con del letame maturo, nell'ordine di 500 chilogrammi ogni 100 metri quadrati. La raccolta avviene a tre mesi dalla semina, con i frutti ancora immaturi.
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