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La storia della rucola ha delle origini molo antiche, infatti, questa pianta erbacea esisteva già al tempo del popolo dei Romani, i quali la utilizzavano per dare un sapore più aromatico alle pietanze che servivano e gustavano e, inoltre, essi ritenevano che la rucola potesse essere anche una sostanza afrodisiaca. Come già detto precedentemente, la rucola ha visto una sua coltivazione soprattutto nell’Asia centro-occidentale e nel bacino del Mediterraneo. Al giorno d’oggi, invece, essa viene coltivata molto anche nella regione italiana del Veneto, nel nord dell’America, in India e nel nord dell’Europa. In India, i semi della rucola sono conosciuti con il nome di Gargeer. La rucola è una pianta erbacea la cui altezza può raggiungere anche livelli molto alti, arrivando infatti anche a 50 cm di altezza. Le foglie si mantengono perché sono sostenute da alcuni fusti, i quali a loro volta, sono mantenuti alla base. Le foglie della rucola presentano un colore verde, la cui forma è molto simile a quella di una lancia, allungata verso una punta, ha i margini dentellati. Per l’arte culinaria, questa pianta erbacea presenta un sapore lievemente piccante e un odore particolare.
Il sapore di questa pianta dipende dal terreno in cui essa viene coltivata e anche dal periodo in cui essa nasce, ovviamente più il terreno è arido più il sapore sarà forte, deciso ed intenso, soprattutto se la raccolta è tardiva. I fiori della rucola constano di quattro petali dal colore violaceo oppure bianco panna e questi spuntano nel periodo di fine inverno fino ad inizio estate, nei mesi che vanno da febbraio a giugno. Questa pianta ha dei frutti, che sono silique, contenenti anch’esse un numero impreciso di semi. La rucola viene coltivata a circa 800-1000 metri sul livello del mare, si adegua, crescendo bene, su ogni tipo di terreno, la sua semina avviene in periodo primaverile, proseguendo poi nei mesi invernali. Quando la semina avviene nei mesi freddi sarebbe opportuno coprire i semi. Le parti più utilizzate di questa pianta sono sia le radici sia le foglie, queste ultime possono essere utilizzate al momento, quindi fresche, oppure possono essere congelate, mentre invece le radici possono essere essiccate.La rucola ha diverse proprietà che vanno a beneficio della nostra salute e soprattutto sono positive per il nostro organismo. Ecco qui di seguito una lista di effetti che tale pianta ha sul nostro corpo:
• stimola l'organismo nel periodo di convalescenza e debolezza;• stimola l'appetito;• azione bechica;• presenza di potassio, ferro, calcio e fosforo;• favorisce la digestione;• azione diuretica;• benefica per il fegato;• presenza di vitamina C. In tempi passati veniva impiegata per combattere lo scorbuto;• azione carminativa, favorisce l'espulsione dei i gas intestinali;• azione calmante e tonificante quando viene assunta come tisana con menta e cime fiorite di santoreggia.Come la regola vuole, però, anche per la rucola c’è il rovescio della medaglia e, quindi, tra tanti effetti benefici, c’è anche l’aspetto negativo: la rucola crea degli effetti che risultano irritanti per il nostro corpo se assunta in quantità eccessive.La rucola, come già detto in precedenza, viene molto usata da chi pratica l’arte culinaria. In base al sapore che si vuole conferire alla pietanza che si va a preparare, si potrà scegliere tra la rucola selvatica, la quale avrà un sapore più piccante, e la rucola classica. Questa pianta erbacea viene utilizzata spesso per fungere da contorno per secondi piatti come carne, latticini, verdure, pizza, pasta e anche i dolci. Con le foglie della rucola è possibile anche creare un saporitissimo pesto, da preparare seguendo la ricetta del pesto alla genovese, sostituendo, ovviamente, il basilico con la rucola.
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